Nei primi nove mesi del 2024, il numero delle aste immobiliari pubblicate ha subito una significativa contrazione, con 83.585 aste registrate rispetto alle 113.646 dello stesso periodo nel 2023, corrispondente a una riduzione del -26%.
Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è pari a circa 14 miliardi di euro, in calo rispetto ai 19 miliardi dei primi nove mesi del 2023 (-25%).
Questi dati emergono dall’Osservatorio BRICK, sviluppato dalla società fintech Berry Srl, che ha analizzato i dati sull’andamento del mercato italiano immobiliare e delle aste.
Le categorie di immobili analizzate:
Sono state prese in esame diverse categorie di immobili, includendo il settore residenziale, commerciale, industriale e “altro”.
Le informazioni provengono principalmente dal Portale delle Vendite Pubbliche, una risorsa essenziale per tracciare e analizzare le tendenze nel mercato delle aste.
Calano gli avvisi d’asta pubblicati nel 2024:
Da gennaio a settembre 2024 si sono registrati 83.585 nuovi avvisi d’asta, evidenziando una diminuzione del -26% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Distribuzione degli immobili per uso:
Nel dettaglio, le categorie degli immobili oggetto di asta si ripartiscono come segue:
- il 53,3% degli avvisi riguarda immobili residenziali;
- il 19,4% è destinato ad uso commerciale;
- il 3,4% si riferisce a immobili industriali;
- il restante 23,8% comprende altre categorie immobiliari.
Distribuzione geografica delle aste | a livello regionale, Lombardia, Lazio e Sicilia sono le regioni con il maggior numero di avvisi:
- Lombardia: 12,3% del totale con 10.272 avvisi (-33% rispetto al 2023);
- Lazio: 11,3% con 9.447 avvisi (-19%);
- Sicilia: 11,3% con 9.419 avvisi (-29%).
- La Valle d’Aosta registra il minor numero di avvisi con 96 pubblicazioni (-37%).
Concentrazione delle aste per area territoriale:
Analizzando i dati per macro-area geografica, la maggiore concentrazione di avvisi si rileva nel Centro Italia (29%), seguito dal Sud (23%), Nord-ovest (20%), Isole (16%) e Nord-est (12%).
Roma in testa per numero di aste nelle grandi città:
Tra le principali città italiane, Roma si conferma al primo posto per numero di aste pubblicate da gennaio a settembre 2024, con 3.099 avvisi (+0,1%, rispetto allo stesso periodo del 2023).
Seguono Milano, che registra un aumento significativo con 806 aste (+52%), Palermo con 680 aste (-0,06%), Napoli con 591 aste (-0,3%) e Genova con 582 aste (-0,1%).
Classifica provinciale | Roma al primo posto:
A livello provinciale, Roma domina la classifica con 6.394 aste pubblicate, rappresentando il 7,6% del totale nazionale.
La seguono le province di Perugia (2.421 aste), Cosenza (2.278 aste) e Milano (2.182 aste), seppure a notevole distanza.
Tribunali con maggior numero di aste pubblicate:
Nel periodo gennaio-settembre 2024, il Tribunale di Roma ha registrato il maggior numero di nuove aste pubblicate, con 3.389 avvisi, nonostante una riduzione del -16% rispetto ai 4.029 dello stesso periodo del 2023, rappresentando circa il 4% del totale nazionale.
Seguono il Tribunale di Cagliari con 2.337 aste (-2,0%), quello di Milano con 1.993 aste (-20%), e Brescia con 1.811 aste (-34%).
Aumento della base d’asta nelle vendite del 2024:
Da gennaio a settembre 2024, la base d’asta media delle vendite immobiliari è aumentata a 169.000 euro, registrando un incremento del +1,4% rispetto ai 167.000 euro dello stesso periodo nel 2023.
Le singole categorie di immobili mostrano variazioni significative:
- Impianti sportivi: base d’asta media pari a 1.037.000 euro;
- Immobili industriali: base d’asta media di circa 644.000 euro;
- Immobili commerciali: base d’asta media di 195.000 euro;
- Immobili residenziali: base d’asta media di 127.000 euro.
Le Regioni con i valori medi più elevati:
A livello regionale, la Sardegna si distingue per il valore medio di base d’asta più alto a livello nazionale, pari a circa 269.047 euro, con un incremento del +40% rispetto ai 193.000 euro del 2023. Seguono:
- Trentino-Alto Adige con una base media di 267.000 euro (-1%);
- Toscana con 227.000 euro (+3%);
- Emilia-Romagna con 201.000 euro (-22%).
Le Regioni con i valori medi più bassi:
Nelle ultime posizioni si trovano Calabria e Molise, dove il valore medio di base d’asta è rispettivamente di 94.000 euro (-7%) e 90.000 euro (-8%).
Valore totale della base d’asta per regione:
Da gennaio a settembre 2024, la Lombardia ha registrato la somma di base d’asta complessiva più elevata tra le regioni italiane, con un totale di 1,8 miliardi di euro, sebbene in calo del -38% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La segue il Lazio con 1,7 miliardi di euro e la Toscana con 1,3 miliardi di euro.
Classifica provinciale | Roma in testa:
A livello provinciale, la Città Metropolitana di Roma guida con un valore totale di base d’asta pari a 773 milioni di euro, registrando una riduzione del -21% rispetto al 2023.
Seguono Milano con 201 milioni di euro e Palermo con 104 milioni di euro, a notevole distanza dalla capitale.
Aumento delle aste asincrone telematiche:
Nel 2024 si è osservato un leggero incremento delle aste gestite in modalità asincrona telematica, che sono passate dal 34% dei primi nove mesi del 2023 al 38% nello stesso periodo di quest’anno.
Tuttavia, questo aumento non ha avuto impatti significativi sul totale delle aste effettuate.
Calo delle vendite presso il venditore e sincrone miste:
Parallelamente, le vendite presso il venditore hanno registrato una riduzione del -40%, mentre le vendite sincrone miste sono diminuite del -28%.
Anche le vendite sincrone telematiche hanno visto un calo, sebbene più contenuto, pari al -15%.
Fonte: Osservatorio BRICK – 31 ottobre 2024
Immobile all’asta: è possibile richiedere l’applicazione del “prezzo valore”?
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