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In Italia le donne che lavorano sono il 46% e le piĆ¹ penalizzate sono le madri lavoratrici. Da questo dato statistico economico-sociale nasce, nel 2023, lāaccordo tra il Governo in carica e le imprese: Codice di autodisciplina per le imprese responsabili in favore della maternitĆ . Oggi, a distanza di solo un anno, giĆ 120 aziende hanno aderito al programma governativo. Queste societĆ āinvestonoā nelle madri lavoratrici aiutandole in modo concreto a conciliare la loro vita privata con lāimpiego.
Il benessere nel luogo di lavoro per queste lavoratrici si incentra principalmente su due problematiche: la flessibilitĆ dellāorario e lāaumento del numero di asili nido.
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La proposta del Governo
Dal 2008 ad oggi il numero delle nascite ĆØ in continua discesa e, dopo la maternitĆ , una donna su cinque lascia il lavoro. I due fenomeni sociali sono collegati. In USA si utilizza lāespressione work-life balance, equilibrio tra lavoro e vita privata. Anche per le aziende la perdita delle lavoratrici āformateā ha un costo.
E cosƬ tra Governo e aziende ĆØ nato un accordo affinchĆ© con aiuti di sgravi fiscali le societĆ siano coinvolte con provvedimenti concreti a favore della maternitĆ . Come chiarisce al Corriere della Sera Eugenia Roccella,Ā ministra per la Famiglia, la natalitĆ e le pari opportunitĆ ed ideatrice del progetto politico-sociale al fine di contenere il problema:
Ā«Ć fondamentale che gli ambienti di lavoro siano accoglienti verso la genitorialitĆ , in particolare verso le mamme, in modo da far sƬ che lavoro e famiglia siano, o siano percepiti, sempre meno come alternative tra le quali le donne sono costrette a scegliere ā¦ Ā Si tratta diĀ unaĀ sfida che vede in prima linea le aziendeĀ».
Le iniziative concrete delle imprese a favore della maternitĆ
Come si legge nel programma governativo, le aziende possono liberamente scegliere iniziative risolutiveĀ allāinterno dei seguenti tre ambiti: la continuitĆ di carriera delle madri, la prevenzione e cura della salute, la flessibilitĆ (tempi e modi di lavoro). E cosƬ, le societĆ si sono adoperate, in modo tangibile, in diversi settori a favore della maternitĆ :
- Autostrade per lāItalia fornisce lāassistenza di unāostetrica, psicologo e nutrizionista alle neo mamme fino ai 12 mesi del bambino, on line o a domicilio.
- La societĆ ENEL rimborsa le cure per lāinfertilitĆ .
- Cassa Depositi e Prestiti ha allungato a 30 giorni il previsto congedo di paternitĆ di 10 giorni.
- Unicredit ha aggiunto 10 giorni ai congedi di paternitĆ , organizza campi estivi e invernali e offre un Care manager per affiancamento nei percorsi di cura.
- Lāazienda ENI contribuisce alle spese per il nido e la baby-sitter e a quelle per i campi estivi fino ai 16 anni.
- La societĆ per i servizi energetici Gse aiuta nelle spese per i libri scolastici, i corsi di musica, sport, lingua straniera e dāestate offre un supporto, durante lāorario di lavoro dei genitori, con attivitĆ formative.
- Il Gruppo farmaceutico Chiesi ā dove il 54% dei lavoratori ĆØ donna ā aggiunge 12 settimane, retribuite al 100%, entro i 12 mesi di vita del bambino (anche adozione e affido). Questo congedo si applica anche alle coppie omogenitoriali. Il congedo facoltativo delle mamme, normalmente retribuito al 30%, viene dallāazienda integrato fino al 100%.
- La NestlĆ© Italia ha creato, con personale specializzato, il āCampus 90 giorniā attivo quando asili e scuole sono chiusi per i figli dei dipendenti dai 3 ai 14 anni.
La difficoltĆ di conciliare la gestione della famiglia con il lavoro chiama in causa la cultura aziendale. Di fatto, le imprese che offrono agevolazioni alle famiglie hanno una presenza femminile superiore del 25% rispetto alle societĆ con basso indice di welfare aziendale. Puntare sul sostegno ai genitori creando condizioni favorevoli alla maternitĆ conviene alle aziende e conviene al Paese.
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