VILLAGA
Guarato, 65 anni, ex impiegata in pensione, ha percorso 1.900 chilometri per portare messaggi di amicizia
Francesca Guarato: la “ciclista della pace” sorride dopo aver raggiunto il litorale di Locri GUARDA
Fino in Calabria in bici per testimoniare la pace e l’amicizia. Francesca Guarato, 65 anni, infaticabile ciclista originaria di Pozzolo di Villaga, già impiegata dell’istituto comprensivo “Scamozzi” di Vicenza e oggi in pensione, ha pedalato per 1.900 chilometri arrivando a toccare Locri, sul litorale reggino. Dopo aver affrontato gli anni scorsi la Cordigliera della Ande e la Patagonia, in Sudamerica, e il deserto africano da Agadir a Dakar, tra Marocco, Mauritania e Senegal, per la sua terza avventura in sella ha scelto l’Italia.
L’avventura in Italia
Ha viaggiato per 19 giorni lungo la costa adriatica e ionica, con lo scopo non solo di ricerca di avventura e di un personale risultato sportivo ma anche con l’obiettivo di contribuire a sensibilizzare alla pace e all’amicizia. «Viaggiare vuol dire essenzialmente entrare in comunicazione e comunicando si riesce ad abbattere le barriere e i confini, contribuendo così a diffondere una cultura di pace e distensione, cosa di cui, dati i tempi, c’è sempre più urgente bisogno», spiega la ciclista berica che ha affrontato il viaggio con spirito aperto.
Ospite di Warmshower e Servas
«Durante le varie tappe è capitato abbastanza spesso che le persone mi fermassero per chiedermi se non avevo paura a viaggiare da sola – racconta Guarato -. È chiaro – precisa – che occorre comunque stare attenti e capire bene quali sono le situazioni da evitare ma in generale se non avessi fiducia nelle persone non mi avventurerei in esperienze di questo tipo». Tra uno spostamento e l’altro ha avuto modo di fare visita a una vecchia collega ed è stata anche ospite, oltre che di qualche bed and breakfast, dei soci delle associazioni Warmshower, per cicloturisti, e Servas, che si occupa di scambi interculturali, diffusa a livello mondiale, di cui fa parte da più di quarant’anni. «Sono come una grande famiglia, sposano il pensiero nonviolento di Gandhi, con loro ho festeggiato il mio compleanno, ci si è raccontato della vita, storie semplici e spontanee perché, in fondo, il viaggiatore è una specie di stregone che va a scovare i luoghi e le persone più inediti e un viaggio racchiude in sé tanti altri viaggi», sottolinea.
Una sorpresa è stata Locri: «Ho sempre avuto un giudizio pessimo su questa cittadina ma una volta vista ho dovuto ricredermi: evidentemente le cose sono migliorate». Unica disavventura è arrivata dal maltempo che ha colpito la Romagna, incrociato sulla via del ritorno. «Tra Ravenna e Rimini anche 20 centimetri d’acqua sulle strade».
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