Il centro storico di Palermo come una friggitoria a cielo aperto a cui mettere un argine, una volta per tutte. Come? Premiando con dei contributi a fondo perduto le aziende che aprono e stringono un patto civico col Comune. Per loro cassonetti meccanizzati e isole ecologiche per tenere pulita la città. Finanziamenti anche a chi investe in certe zone, come piazzale Ungheria o mercati storici. E contro la movida selvaggia telecamere connesse direttamente alla control room della polizia municipale. Così l’idea è quella di promuovere un commercio e una movida sicura che rispetta l’ambiente, incentivando imprenditori o aspiranti tali a scommettere prima che su un’insegna su alcune zone da riqualificare, soprattutto quelle maggiormente colpite dalla desertificazione commerciale.
Freno al “food&drink” compulsivo, incentivo a chi investe nei mercati storici
La stretta dell’amministrazione stavolta arriva sui locali che vendono kebab, fast food, hamburger, pizza, non solo su pub e discoteche. Il centro storico, è l’idea del Comune, è ormai saturo di questo genere di attività. Ecco perché con una delibera di Giunta si è cercato di mettere un freno al “food&drink” compulsivo, incentivando gli imprenditori a credere e investire su una città che rispetta le regole. Così, l’assessore Giuliano Forzinetti, punta tutto sulla green economy, con contributi alla nascita di nuove imprese e il potenziamento di quelle già esistenti.
Il sostegno alla crescita del tessuto economico locale, così, il Comune lo vuole dare con l’acquisto, il leasing, il noleggio di nuovi macchinari, attrezzature e impianti utili all’attività. Attraverso una sorta di gioco a premi, saranno preferite certe imprese rispetto ad altre. Per esempio chi deciderà di investire nei mercati storici (tra Capo, Ballarò, Vucciria o Borgo Vecchio), a piazzale Ungheria e in via Maqueda, nel tratto compreso la stazione centrale e i Quattro Canti. Oppure chi deciderà di puntare tutto su locali che mirano a recuperare antichi mestieri.
Contro la movida selvaggia, telecamere obbligatorie collegate alla control room
I pub dovranno dotarsi obbligatoriamente di sistemi di videosorveglianza altamente tecnici: l’idea è quella di monitorare, attraverso un occhio elettronico fisso, la movida selvaggia tra le zone di via Maqueda, via Principe di Belmonte, piazza Castelnuovo e vie adiacenti, come piazzetta Bagnasco, via Emerico Amari, via Isidoro La Lumia, via Maccheronai e piazza San Domenico. Le telecamere saranno collegate direttamente alla control room della polizia municipale.
Altro canale preferenziale per ricevere i contributi sarà la presenza in azienda, sia nella compagine societaria che in qualità di dipendenti, di almeno il 20% di donne e di almeno il 30% di under 40. Attenzione sarà data anche a chi sceglierà di investire tutto in una zona interessata – negli ultimi 5 anni – da cantieri di opere pubbliche che sono diventati la causa di riduzioni drastiche di utili e fatturato. Si pensa dunque per esempio a via Emerico Amari.
Un patto civico tra imprese e Comune: arrivano cassonetti intelligenti e isole ecologiche
In cima a tutto però resta il patto civico tra Comune e imprese per l’igiene e il decoro urbano della città. L’amministrazione infatti fornirà alcuni cassonetti “smart” per la raccolta differenziata, con aperture meccanizzate possibili solo attraverso una tessera. Poi l’installazione di alcune isole ecologiche nelle zone calde della movida, tra il centro storico e il centro (via Maqueda, via Principe di Belmonte, piazza Castelnuovo, piazzetta Bagnasco, via Amari, via La Lumia, via Maccheronai e piazza San Domenico). Estrema ratio per scongiurare l’abbandono dei rifiuti nelle aree ad alta densità di pub.
Ora l’assessorato alle Attività Produttive guidato da Giuliano Forzinetti, sulla scorta delle linee di indirizzo cristallizzate nella deliberà, emanerà tre bandi che, per le nuove attività, dovranno prevedere per espresso mandato della Giunta anche la presenza di soggetti diversamente abili. Il Consiglio comunale già lo scorso settembre aveva destinato al Suap risorse per un milione di euro necessarie a sostenere le imprese negli investimenti. E’ da lì che si attingerà: con la nuova mossa, infatti, si spera di contribuire al rilancio del commercio e di dare un impulso concreto alla nascita di nuove attività e nuovi posti di lavoro.
A commentare l’iniziativa è proprio Forzinetti: “Abbiamo pensato a tre bandi per aiutare gli imprenditori – dice a PalermoToday – con un contributo a fondo perduto. Un milione di euro, ripartito in tre parti uguali, suddiviso tra imprese già esistenti, attività che devono ancora nascere e che rispetteranno certi requisiti e per chi collocherà i cassonetti intelligenti. Il punteggio maggiore sarà assegnato a chi rispetterà tutti i requisiti dettati. E’ la prima volta per il Comune”.
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