C’è qualcosa di nuovo per il turismo in Umbria
La ricerca realizzata da CNA mostra l’aumento degli arrivi in Umbria in modo non proporzionale a quello della permanenza: arrivano più persone, ma si fermano meno. “Secondo il mio punto di vista, non è stato raggiunto l’obiettivo, l’investimento fatto in comunicazione ha dato i suoi frutti, ma l’economia regionale non ha ottenuto benefici” – lo sostiene Nadia Pellegrini da 20 anni Direttore di agenzie per il lavoro, sindacalista e da 5 anni Segretario Regionale di Confintesa, candidata alle Elezioni Regionali in Umbria nella Lista di Alternativa Popolare, che conosce come le sue tasche il mondo del lavoro legato al turismo – e prosegue “la causa può essere la carenza di strutture ricettive, ma più probabilmente, con la comunicazione realizzata abbiamo attratto un turismo mordi e fuggi che tour operator pianificano per gruppi di turisti che si trattengono solo poche ore nelle nostre località turistiche, che non pernottano e spesso non consumano nemmeno un pasto”.
Analizzare la strategia del Trentino Alto Adige può essere funzionale, visto che nel solo mese di agosto 2024, ha fatto registrare il record di 6.011.168 presenze. (fonte Turismo-Provincia Autonoma di Trento)
Già favorita dalla presenza sul territorio delle Dolomiti, che comportano un turismo legato agli sport invernale e del trekking estivo, che presuppongono una permanenza media elevata visto il periodo settimanale proposto dai pacchetti turistici, ha investito enormi risorse sul cicloturismo, realizzando migliaia di chilometri di ciclo vie che solcano tutto il territorio regionale e che nel 2023 hanno registrato la presenza di 480.000 appassionati.
La nostra Regione, a cui non mancano le risorse ambientali, storiche, artistiche ed architettoniche, è in ritardo su questo fronte.
Molto lentamente si realizzano piste ciclopedonali, spesso poco segnalate e scarsamente frequentate.
Oltre le 2 ruote anche le “camminate per i borghi” meritano che venga realizzata una specifica comunicazione diversa da quella attuale che è concentrata quasi esclusivamente sul “Cuore Verde d’Italia”, trascurando specifiche prerogative legate alle bellezze dei numerosissimi borghi di grande pregio, molti in buonissimo stato di manutenzione che fanno rimanere a bocca aperta, per i quali l’interesse di appassionati cresce annualmente in modo esponenziale.
Avendo come obiettivo l’aumento della permanenza dei turisti, non si può prescindere da valorizzare queste nostre ricchezze.
Una mano può arrivare dall’Intelligenza Artificiale e dalle applicazioni con chatbot che dallo smartphone posso suggerire itinerari e descrizioni dei luoghi e delle opere d’arte ed architettoniche.
Si potrà istruire il chatbot con numerosi itinerari tipici giornalieri con visite ai borghi di una specifica area, a sera consiglierà i migliori ristoranti dove gustare le migliori specialità enogastronomiche locali e illustrerà il programma del giorno successivo.
Su questo progetto si potranno costruire pacchetti turistici settimanali che potranno avere anche costi abbordabili per un numero di turisti in forte espansione che gradiscono questo tipo di vacanze.
Nadia Pellegrini
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