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Tecnologie verdi, biotech, Ia e digitalizzazione dei servizi di caregiving. Sono questi i settori chiave sui quali in puntare, in termini di innovazione, secondo l’imprenditoria femminile. E non a caso, in questi settori operano le sei finaliste del Premio GammaDonna, riconoscimento che quest’anno celebra vent’anni anni di storia e di valorizzazione dell’iniziativa imprenditoriale femminile innovativa, appunto. Obiettivo, colmare il gender campo socio-economico, portando avanti esempi virtuosi. La finale del Premio – aperta al pubblico e trasmessa anche in live streaming – si terrà, il 4 novembre, alla Centrale, nella Nuvola Lavazza, a Torino. Nella stessa occasione saranno assegnati il Women Startup Award powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center per la startupper più innovativa, il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication per l’imprenditrice distintasi nel campo della comunicazione, e la Menzione per l’impatto sociale del Cottino Social Impact Campus per l’imprenditrice che abbia sperimentato con successo soluzioni e politiche innovative alle sfide sociali contemporanee.
LE PROTAGONISTE
Sostenibilità e innovazioni sono i cardini del Premio, nonché della visione delle finaliste.
Paola Bernardotto, che vive a Vicenza, è la founder di Ettomio, brand di “arredamento cognitivo” e “slow design” per bambini, che mira a contrastare il fast furniture. Il nome “Ettomio” deriva proprio dal modo in cui un bambino indicherebbe il proprio letto. Ettomio collabora con una cooperativa sociale per il confezionamento dei kit di montaggio, coinvolgendo ragazzi con Sindrome di Down. Dal 2024, dona arredi al Villaggio SOS di Vicenza, sostenendo le famiglie in difficoltà.
Da Milano, Michela Conti, che con la socia Francesca Vidali, ha avviato Ugo, servizio di accompagnamento e affiancamento alla persona a 360 gradi, dedicato a utenti in età avanzata e pensato per ridistribuire il carico di cura della famiglia sulla comunità.
Durante la pandemia, Ugo ha fornito gratuitamente i propri servizi a persone anziane, malate o con disabilità.
Da Milano anche Beatrice Carolina Iaia, che, con Biotitan Nanotechnology, produce rivestimenti nanotecnologici per le superfici dal basso impatto ambientale, adatti a molteplici esigenze, da quelle antibatteriche a quelle protettive e antiscivolo.
Gioia Lucarini, pisana, ceo di Relief, ha sviluppato un dispositivo biomedicale innovativo per l’incontinenza urinaria, disfunzione che colpisce circa 500 milioni di persone nel mondo (tre milioni solo in Italia).
Josephine Pace, con Alfa Green, di base in Florida, è fondatrice di un team internazionale che sviluppa soluzioni innovative per trasformare la CO2 in biomasse algali, utilizzabili in vari settori come energia, agritech, cosmetica e farma-nutraceutica.
Cinzia Tessarolo, torinese, è ceo e co-founder di Family+Happy, azienda che offre servizi di caregiving e welfare familiare, utilizzando uno strumento di intelligenza artificiale per la fase di selezione e certificazione recruiting.
LA CERIMONIA
La Finale sarà anche l’occasione per celebrare il ventennale GammaDonna, con il supporto della Camera di commercio di Torino, il patrocinio della Commissione europea, della Città di Torino e di Women7, il gruppo ufficiale del G7 per le sfide legate alla parità di genere. L’evento rientra nel calendario di “Torino Capitale Cultura d’Impresa 2024”. Le finaliste si aggiudicheranno anche l’ingresso tra le Ambassador GammaDonna.
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