Furti da capogiro da Napoli, Catania e Siracusa per raggirare due anziane vedove e derubarle di denaro e gioielli per finte situazioni di pericolo per i loro familiari. Il piano stava per funzionare ma la Polizia è riuscita a sventarlo in extremis.
I due uomini, uno originario del Marocco e l’altro del Sud America, sono riusciti a mettere a segno due truffe con un significativo bottino di circa 13 mila euro in appena due giorni di soggiorno tra Catania e Siracusa. Credendo ai due millantatori, le donne hanno consegnato 7 mila euro in contanti e una considerevole quantità di gioielli.
Il modus operandi non è nuovo. Prima la telefonata con il racconto di un finto incidente occorso a un loro familiare, poi la visita dei due in casa delle donne per riscuotere. I truffatori in trasferta hanno pensato di averla fatta franca e con il bottino del raggiro hanno tentato di far ritorno in Campania, noleggiando un’auto e imboccando l’autostrada Catania-Messina.
Alla vista di una pattuglia della Polizia Stradale, nei pressi del casello di San Gregorio, i due sono entrati in agitazione e hanno cercato di dileguarsi, facendo inversione di marcia. La manovra, però, non è passata inosservata ai poliziotti della sottosezione della Polizia Stradale di Giardini Naxos che hanno inseguito e fermato l’auto, chiedendo ai due occupanti spiegazioni sul loro comportamento. Insospettiti dalle giustificazioni degli uomini, hanno eseguito un accurato controllo all’interno del veicolo, trovando denaro e gioielli di dubbia provenienza.
Pertanto, i due sono stati condotti negli uffici del Compartimento Polizia Stradale Sicilia Orientale per ulteriori accertamenti, ove i poliziotti, in poco tempo, sono riusciti a risalire ai due reati commessi e ad individuare le due vittime della truffa che li hanno ringraziati sentitamente per aver restituito quanto era stato loro sottratto. Tra i gioielli rubati vi erano pure le fedi nuziali delle vittime del raggiro.
I due sono stati arrestati per il reato di truffa aggravata plurima e, dopo gli adempimenti di rito, sono trasferiti nel carcere di Piazza Lanza.
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