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Chi paga le tasse in Italia? Solo il 45% dei cittadini e molti di essi non avranno più detrazioni o poche nel 2025 #finsubito prestito immediato


Quanti sono realmente i cittadini che pagano le tasse in Italia? Il pagamento delle tasse in Italia è visto dalla maggior parte dei contribuenti come una vera e propria scure. C’è chi ‘studia’ sempre come pagare meno, chi salta proprio i pagamenti, chi per necessità, chi per volontà. In ogni caso, non tutti in Italia versano regolarmente le imposte dovute. Vediamo cosa riportano nel dettaglio i dati recenti in merito. 

  • Solo la metà degli italiani paga le tasse in Italia, i dati recenti
  • Quali sono i redditi effettivamente dichiarati dagli italiani
  • Cosa cambia per le detrazioni fiscali nel 2025

Solo la metà degli italiani paga le tasse in Italia, i dati recenti

Dalle ultime analisi del Report di Itinerari previdenziali sulla spesa pubblica e le dichiarazioni dei redditi 2022, è emerso che i contribuenti che in Italia dichiarano almeno 35mila euro sono circa 6,4 milioni, il 15,27% del totale, e pagano il 63,4% delle imposte mentre quelli che dichiarano meno di 15mila sono poco meno di 17 milioni (il 40,35% del totale) e pagano l’1,29% dell’Irpef complessiva.

Il 75,80% dei contribuenti dichiara redditi da zero fino a 29mila euro, versando solo il 24,43% di tutta l’Irpef, una cifra decisamente bassa.

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Tuttavia, poco più della metà della popolazione italiana (32 milioni su 59 milioni) ha dichiarato un reddito positivo nel 2022, per cui ne deriva che il 45,16% degli italiani non ha redditi e o vive a carico di qualcuno o non li dichiara.

Si tratta di quasi la metà di italiani che non dichiarando i redditi percepiti, non paga neppure le tasse.

Quali sono i redditi effettivamente dichiarati dagli italiani

Secondo i dati recenti, sono aumentati i contribuenti che hanno dichiarato redditi compresi tra i 20mila e i 29mila euro (9,5 milioni) e quelli con i redditi medio-alti dai 29mila euro in su.

Sono, invece, diminuiti da 23,133 a 22,356 milioni i dichiaranti per tutte le fasce di reddito fino a 20mila euro.

Ciò significa che pagano la maggior parte dell’Irpef, il 75,57%, 10 milioni circa di contribuenti, mentre i restanti 32 (la maggior parte dei cittadini) ne pagano solo il 24,43%.

Considerando anche i redditi dai 35mila ai 55mila euro lordi, risulta che il 15,26% paga il 63,39% dell’imposta sui redditi delle persone fisiche. 

La conclusione è che in Italia sono ancora pochi i contribuenti che pagano regolarmente le dovute tasse e sia per omissione dei versamenti e sia per dichiarazioni infedeli. 

Cosa cambia per le detrazioni fiscali nel 2025

Strettamente collegato al pagamento dell’Irpef è il calcolo delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi. Queste ultime, infatti, permettono di ridurre le tasse da pagare ma molto si prepara a cambiare il prossimo anno in tal senso. 

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Le spese che oggi danno diritto a detrazioni al 19% saranno calcolate su percentuali differenti, ad eccezione di spese mediche e sanitarie e gli interessi passivi sui mutui.

Le percentuali cambiano, infatti, e sono differenti in base a tre fasce di reddito individuate, dell’8% per i redditi tra zero e 50mila euro; del 6% per i redditi compresi tra 50mila e 100mila euro e del 4% per i redditi superiori ai 100 mila euro. Ciò significa che per molti le detrazioni fiscali saranno decisamente inferiori,

Inoltre, stando a quanto proposto per la nuova Manovra Finanziaria, per gli immigrati e gli stranieri che sono residenti in Italia ma provengono da Paesi extra Ue, le detrazioni potrebbero essere del tutto cancellate, pur trattandosi di persone che, lavorando, pagano regolarmente le tasse in Italia. 

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