Il verbale di aggiudicazione d’asta immobiliare è il documento che segna la conclusione della vendita giudiziaria. Questo atto contiene tutti i dettagli che identificano l’immobile all’asta, i partecipanti, le offerte presentate e, soprattutto, il vincitore dell’aggiudicazione, decretando in maniera definitiva il successo della procedura.
Vediamo più nel dettaglio quali informazioni deve contenere e quando viene rilasciato.
Verbale di aggiudicazione all’asta: cos’è e a cosa serve?
Il verbale di aggiudicazione è un atto redatto ed emesso dal professionista delegato alla vendita, ossia colui che gestisce le operazioni di vendita al termine delle stesse. Attesta che l’asta si è effettivamente svolta, riportando le offerte presentate e gli eventuali rilanci, e dichiara ufficialmente l’aggiudicatario dell’immobile.
Questo documento risulta di fondamentale importanza non soltanto per ufficializzare il trasferimento della proprietà, ma anche nei confronti delle banche, in particolare quando l’aggiudicatario richiede un mutuo per completare l’acquisto. Il verbale di aggiudicazione è considerato, infatti, prova dell’avvenuta aggiudicazione e viene richiesto dalle istituzioni finanziarie come documento indispensabile per procedere con il finanziamento.
Quali informazioni deve contenere?
Il verbale di aggiudicazione deve contenere alcune informazioni chiave che identificano in modo univoco l’asta e l’immobile oggetto di esecuzione forzata. In particolare, al suo interno vengono riportati:
- Nominativo del giudice dell’esecuzione e del tribunale competente;
- Dati del creditore procedente;
- Informazioni sul debitore esecutato;
- Generalità dell’aggiudicatario;
- Offerte e Rilanci.
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In caso di più partecipanti, il verbale riporta il numero di offerte presentate, i dettagli dei rilanci e l’ultimo rilancio più alto che ha condotto all’aggiudicazione. In alternativa, se è stata presentata una sola offerta valida, l’unico offerente sarà verbalmente aggiudicato.
Oltre alle informazioni relative all’andamento dell’asta, il verbale deve includere anche i dati anagrafici essenziali, come nome, cognome e codice fiscale dell’aggiudicatario, e fornire informazioni dettagliate sull’immobile, consentendo la sua precisa identificazione. Tutti questi dati, peraltro, trattandosi di informazioni pubbliche, non violano in alcun modo le leggi sulla privacy e possono essere utilizzati per eventuali azioni presso terzi, come nel caso della richiesta di mutuo in banca.
Quando viene rilasciato?
Il professionista delegato alla vendita firma il verbale al termine delle operazioni di vendita. Successivamente, a distanza di qualche giorno, l’aggiudicatario può ricevere una copia del verbale di aggiudicazione.
Dal verbale di aggiudicazione viene indicato il termine per il pagamento saldo del prezzo di aggiudicazione e delle spese accessorie, in genere 120 giorni dal giorno dell’aggiudicazione (e non da quello di emissione del verbale), ma in altri casi anche 60 o 90 giorni. Solo dopo questo pagamento, infatti, si procederà all’emissione decreto di trasferimento, che trasferisce ufficialmente la proprietà del bene all’aggiudicatario.
Per ottenere il verbale, in ogni caso, l’aggiudicatario può rivolgersi direttamente al professionista delegato alla vendita, sia personalmente che in via telematica. È un diritto dell’aggiudicatario, infatti, ottenere una copia del verbale per le proprie formalità, compresa la richiesta di mutuo presso una banca.
Registrazione del verbale di aggiudicazione asta
Dopo essere stato consegnato all’aggiudicatario, il verbale non si limita a essere un semplice documento in mano al vincitore dell’asta. Al contrario, esso acquisisce un’autenticità ulteriore attraverso la sua registrazione nel fascicolo telematico dell’esecuzione immobiliare, una sorta di archivio digitale che documenta e conserva tutte le fasi salienti dell’intero processo di espropriazione.
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