Preso a bastonate per aver parlato con il sindacato: è quanto accaduto a un operaio dell’azienda Vot International a Quarrata, in provincia di Pistoia lo scorso lunedì. Tahla, dipendente pakistano di 22 anni, il giorno precedente si era rivolto al sindacato Sudd Cobas Prato Firenze, insieme ad altri colleghi, per denunciare le dure condizioni di lavoro: 7 giorni su 7, 12-14 ore di lavoro al giorno, senza contratto. Proprio in quei giorni, la ditta – a conduzione cinese, produce poltrone e divani – era stata controllata dall’Ispettorato del Lavoro ma, come spiega il sindacato Sudd Cobas in una nota, “lo sfruttamento in fabbrica è proseguito già dal giorno dopo, come prima”.
Tahla, al momento con 7 giorni di prognosi, ha raccontato le dinamiche dell’aggressione alla stampa locale: “Quando sono arrivato al lavoro mi hanno chiesto se avessi visto alcuni sindacalisti. Io non ho nemmeno fatto in tempo a rispondere, mi hanno zittito. Stavo andando come sempre al mio posto di lavoro quando sono arrivati due ragazzi che mi hanno picchiato con i bastoni. Appena sono riuscito a rialzarmi sono scappato in un’azienda vicina e ho chiamato i carabinieri”.
Dopo l’accaduto, il sindacato Sudd Cobas ha indetto uno sciopero dei lavoratori a cui hanno aderito una trentina di operai e un presidio davanti a una delle sedi dell’azienda a Quarrata: “Lo sciopero ha paralizzato la produzione in tutte e tre gli stabilimenti, mentre continua a crescere di giorno in giorno l’adesione da parte degli operai.”, scrivono i sindacalisti, riflettendo anche sulla relazione tra Vot International e Mondo Convenienza, maggiore committente della fabbrica nel pistoiese: “Divani Made in Italy, alle solite condizioni che conosciamo. Ancora una volta troviamo dietro queste condizioni di schiavitù i grandi marchi.”, aggiungono da Sudd Cobas. “Si prova a dire che il problema sono le mele marce di un sistema sano. La verità è che questo sfruttamento è sistematico e funzionale alle grandi catene, ai fondi finanziari, alla speculazione. In cima alla catena non troviamo Lin, Shun o Zhang. Troviamo Mondo Convenienza o Montblanc.”
Per parte sua Mondo Convenienza ha rilasciato una nota di Iris Mobili, azienda del gruppo, in cui viene dichiarato di aver “formulato richiesta di chiarimento al proprio fornitore rispetto ai fatti che avrebbero coinvolto la catena di approvvigionamento dello stesso”. A definire l’episodio “gravissimo” è anche il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, arrivato sul posto nel secondo giorno di presidio, mentre l’onorevole Nicola Fratoianni (Avs) ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e del Lavoro: “Perché quello avvenuto nel pistoiese e più volte nel pratese,” ha dichiarato Fratoianni “è inammissibile ed è per questo è necessario che i ministeri coinvolti contrastino e rimuovano le condizioni di sfruttamento denunciate dai lavoratori, evitando che continuino ad essere vittime di ritorsioni e di bestiali aggressioni”. Nella giornata di venerdì 1° novembre è avvenuto il primo tavolo tra l’azienda e i sindacalisti di Sudd Cobas, CGIL e tre rappresentanti dei dipendenti: “Noi chiederemo la regolarizzazione di tutti i lavoratori, con contratti a tempo indeterminato, per le otto ore giornaliere, nel rispetto del contratto nazionale” ha spiegato Luca Toscano per Sudd Cobas: “Si tratta di richieste basilari che per noi non saranno trattabili a quel tavolo, perché sulla legalità non si può trattare”. Dopo più di due ore il tavolo è stato chiuso con un rinvio a mercoledì prossimo.
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