Mileto (Gilda): “È stato chiesto a un ATA di somministrare adrenalina a una bimba allergica, come fa? Mancano chiarezza e risorse. Serve formazione, non si improvvisa” [VIDEO] #finsubito prestito immediato

Michele Mileto, sindacalista della Gilda Sinatas, è intervenuto ad Orizzonte Scuola TV per discutere delle problematiche del personale ATA. Il sindacalista ha sottolineato la mancanza di chiarezza e di risorse, in particolare riguardo alle nuove mansioni richieste ai collaboratori scolastici.

“Si sente parlare di fondi per il PNRR, per il dimensionamento e altro, ma di concreto non abbiamo ancora visto nulla”, ha affermato Mileto, aggiungendo di non aver ricevuto alcuna bozza o documento ufficiale in merito. “Nelle scuole che visito quotidianamente – ha proseguito – la situazione è critica: mancano collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi. Come si può pensare di assegnare nuove mansioni quando il personale è carente?”.

Mileto si è poi soffermato sulla questione dell’assistenza all’igiene personale degli studenti, un tema che sta generando non poche perplessità. “Il contratto collettivo nazionale del lavoro, all’articolo 47, prevede che i collaboratori scolastici si occupino della pulizia dei locali e dell’assistenza agli studenti, anche nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. L’Aran ha chiarito che questa disposizione è conforme alla normativa vigente. Ma la realtà è ben diversa”, ha spiegato il sindacalista. “Manca la formazione specifica e non si può improvvisare. Affidare compiti delicati a personale non qualificato può comportare rischi sia per gli studenti che per i lavoratori stessi. Servono investimenti nella scuola, nella formazione del personale e nella collaborazione con gli enti locali, come i Comuni, che in passato fornivano gli assistenti educativi. Solo così si può garantire un servizio adeguato e tutelare tutti i soggetti coinvolti”.

Mileto ha concluso con una domanda provocatoria: “È corretto chiedere a un collaboratore scolastico di somministrare l’adrenalina a una bambina allergica senza una formazione specifica? A scuola si rischia di andare in galera per questo”.