A partire da lunedì 4 novembre i cittadini colpiti dagli eventi alluvionali di settembre 2024 possono presentare domanda per i contributi di immediato sostegno (Cis).
Il conributo è rivolto ai nuclei familiari che hanno subito danni diretti (allagamenti o interessamento da movimento franoso) all’abitazione principale, abituale e continuativa.
Per dimora principale, abituale e continuativa si intende l’abitazione principale del proprietario o dell’inquilino (locatario, comodatario, usufruttuario) nella quale, alla data dell’evento calamitoso, il proprietario o l’inquilino dimorava abitualmente e continuativamente o come singolo o con il suo nucleo familiare.
La dimora abituale e continuativa, se non coincide con la residenza anagrafica, va comprovata tramite la presentazione di copia dei contratti di utenza (acqua, luce, gas) intestati al proprietario o all’inquilino o ad altro componente del rispettivo nucleo familiare e delle bollette, relative ad almeno sei mesi antecedenti l’evento calamitoso, dalle quali si evinca un consumo medio e commisurato al numero dei componenti del nucleo familiare.
Il contributo può essere richiesto fino a un massimo di 5mila euro ed è erogato in due tranche: un acconto di 3mila euro e un successivo saldo di 2mila euro, ed è ammissibile per le seguenti categorie di spesa: il ripristino, anche parziale, dei danni all’abitazione principale, abituale e continuativa; il ripristino, anche parziale, dei danni a una o più pertinenze dell’abitazione (solo nel caso in cui l’abitazione sia stata danneggiata); il ripristino di aree e fondi esterni necessari per l’accesso e fruizione dell’abitazione e/o delle sue pertinenze; gli interventi di pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti dall’abitazione, dal fabbricato e/o dalla relativa area esterna pertinenziale; la sostituzione, o il ripristino, o l’acquisto di beni mobili distrutti o danneggiati ubicati all’interno della abitazione e/o delle sue pertinenze, allo scopo di mitigare i più gravi disagi nella gestione degli aspetti correnti della vita quotidiana; la sostituzione o il ripristino degli impianti di erogazione di servizi essenziali per l’abitazione principale, abituale e continuativa (acqua, gas, corrente elettrica, impianti idrici e fognari) presenti all’interno delle pertinenze dell’abitazione principale, abituale e continuativa, anche se l’abitazione non ha subito direttamente danni.
È inoltre previsto un contributo raddoppiato per i soggetti già danneggiati dagli eventi calamitosi di maggio 2023: a questi è riconosciuto un contributo rafforzato fino a un importo massimo di 10mila euro, erogati in due tranche da 5mila euro (una ad acconto e un successivo saldo). Tale contributo nel suo importo massimo è riconoscibile ai soggetti che presentino contestualmente le seguenti condizioni: abbiano ultimato la procedura relativa al contributo Cis 2023 rendicontando le spese e non abbiano presentato domanda di ricostruzione sulla piattaforma Sfinge (Ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione 14/2023).
Il contributo può essere riconosciuto, altresì, per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora tali danni non consentano la fruibilità dell’edificio. In tal caso il contributo è richiesto dall’amministratore del condominio, ove costituito, ovvero da uno dei proprietari a tal fine delegato.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto è lunedì 31 marzo 2025. Il termine ultimo per la presentazione obbligatoria della rendicontazione è sabato 31 maggio 2025.
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