Il tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per un anno nei confronti di Banca Progetto spa nell’ambito di una serie di approfondimenti della Direzione distrettuale antimafia di Milano sui rapporti fra l’istituto finanziario e soggetti legati alla ‘ndrangheta. In particolare le inchieste del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza e del Gico di Milano, coordinati dai pm Paolo Storari e Silvia Bonardi, avrebbero svelato come Banca Progetto abbia erogato ad aziende collegate, anche indirettamente, alla criminalità organizzata, numerosi finanziamenti o linee di credito assistite da garanzie di Stato con il Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese del Mediocredito Centrale, così che le stesse hanno avuto accesso agli aiuti di Stato varati a sostegno dell’economia prima durante l’emergenza Covid e poi con il conflitto Russia-Ucraina. La Banca, che non è indagata, avrebbe però abdicato alle più “basilari procedure” in materia di finanziamenti alle imprese e senza una “adeguata verifica della clientela” si legge nelle 74 pagine del provvedimento. Gli investigatori sottolineano la totale “inefficacia dei sistemi di controllo interno” a Banca Progetto, con “particolare riferimento ai comparti antiriciclaggio”. I fari dei pm si sono accesi su quella che definiscono “gestione superficiale e sprovveduta” delle linee di credito garantite di fronte ad almeno due episodi “società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali”, scrive il Procuratore Marcello Viola in una nota, con soggetti indagati o condannati per trasferimento fraudolento di valori anche commesso con l’aggravante del metodo mafioso per agevolre la locale di ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. Per le giudici della sezione misure di prevenzione (collegio Pendino-Cucciniello-Profeta) è “fuori di dubbio” che Banca Progetto “non abbia mai effettivamente azionato le doverose verifiche e che sia rimasta inerte” anche di fronte a “sollecitazioni” di Banca d’Italia e dell’Unità di Informazione Finanziaria di via Nazionale che monitora tutte le operazioni sospetti e segnala gli alert del riciclaggio. L’istituto ha omesso “di assumere iniziative di tipo correttivo/risolutivo” e, quindi, pur senza una contestazione di reati diretta, i giudici parlano di “rimprovero colposo”. L’amministratore giudiziario nominato dal tribunale , il professionista romano Donato Maria Pezzuto, affiancherà il management interno per un anno con il compito di “verificare le procedure” e creare modelli organizzativi virtuosi che impediascano in futuro il ripetersi di questi episodi. È stata fissata un’udienza per il prossimo 25 febbraio per discutere di quanto realizzato nei primi mesi di amministrazione giudiziaria, strumento già utilizzato da Procura e tribunale negli ultimi anni nei confronti di big e multinazionali della logistica, della moda come Armani e Dior e della vigilanza privata.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â