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G7: TAJANI, “A PESCARA TASSELLO PER LA PACE, IMPEGNO PER CESSATE IL FUOCO IN LIBANO E A GAZA” | Notizie di cronaca #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


PESCARA – “Avere a Pescara israeliani, palestinesi e libanesi su come aiutare la popolazione civile” rappresenta “un evento straordinario”. E “significa che l’Italia è in grado di svolgere un ruolo importante ed è protagonista di iniziative politiche per alleviare le sofferenze dei civili ma anche per costruire la pace e il cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza”.

Il ministro degli Esteri  e vicepremier Antonio Tajani fa un bilancio positivo del G7 Sviluppo sottolineando l’obiettivo di porre un tassello in più verso un dialogo per la pace in Medio Oriente, a conclusione della tre giorni che ha visto “un impegno” dei Sette per “una risposta globale ambiziosa alle sfide dello sviluppo”, garantendo salute e vaccini, maggiore sicurezza alimentare e infrastrutture sostenibili in particolare in Africa, anche con il Piano Mattei.

“I risultati politici sono sotto gli occhi di tutti”, è stato “un passo avanti importante avere qui israeliani, palestinesi e libanesi per parlare di emergenza umanitaria, non è accaduto da nessuna parte, nemmeno a Parigi”, ha affermato Tajani, evidenziando il lavoro svolto nella conferenza umanitaria che ha aperto martedì la riunione, dove si sono alternati in tre sessioni separate il ministro degli Esteri del Libano, Abdallah Bou Habib, il ministro dell’Economia dell’Anp Mohammad Alamour e l’ambasciatore di Israele presso l’Onu a Roma, Orli Gil, oltre a rappresentanti di Unhcr, Undp, Pam, Ficross, Ifad e Fao.

Da Pescara, Tajani ha lanciato l’idea di una conferenza per la ricostruzione della Striscia “simile a quella che c’è per l’Ucraina”. E ha annunciato un nuovo impegno finanziario italiano con 10 milioni di euro per le popolazioni del Libano, 10 milioni di aiuto umanitario a Gaza e un sostegno di 5 milioni per il piano dell’Anp per la ricostruzione della Striscia.

Nel frattempo, partirà venerdì da Genova il primo camion dei 15 donati dall’Italia al Pam nell’ambito di Food for Gaza, iniziativa con la quale negli ultimi 30 giorni sono state distribuite 47 tonnellate di beni alimentari nell’enclave, ha riferito il ministro. ”

La situazione a Gaza è catastrofica”, ha ricordato il G7 nel suo comunicato finale, ribadendo “un appello per un cessate il fuoco”, il rilascio degli ostaggi e “un aumento significativo e sostenuto” degli aiuti. E per quanto riguarda il sud Libano, “esprimiamo grave preoccupazione per gli attacchi contro Unifil e sollecitiamo tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale”.

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La riunione di Pescara è proseguita nella seconda giornata con un focus su sicurezza alimentare e infrastrutture sostenibili, guardando in particolare all’Africa.

I Paesi del G7 hanno il “dovere” di dare risposte concrete alle richieste che provengono dal continente, ha dichiarato Tajani, “altrimenti rischiamo che arrivino Cina, Iran e Russia”. Per raggiungere questo obiettivo, “l’Italia ha una strategia”, e “il Global Gateway e il Piano Mattei vanno nella giusta direzione”.

Spazio è stato dato anche al tema delle catene del valore del caffè con la promozione di un’iniziativa pubblico-privata per sostenere il settore. E nel corso della riunione, le banche pubbliche e istituzioni finanziarie di sviluppo dei Paesi G7 hanno unito le forze per sostenere progetti di sicurezza alimentare nelle economie emergenti grazie ad un Accordo sui Sistemi Alimentari Sostenibili, promosso da Cdp.

Per contribuire allo sviluppo delle popolazioni locali, è stato inoltre sottolineato il contributo “fondamentale” dei missionari, in un evento a loro dedicato a margine della riunione.

L’ultima giornata di vertice ha visto infine un focus sul tema della salute, con la presenza di Stéphanie Seydoux dell’Oms e José Manuel Barroso, presidente del Gavi.

“Bisogna avere una strategia in Africa” che punti “a disinnescare l’emergenza sanitaria”, ha sottolineato Tajani.

Come evidenziato nel comunicato finale, i ministri del G7 “continueranno a sostenere l’aumento della produzione locale di prodotti sanitari, compresi i vaccini, promuovendo partnership con altri Paesi, comprese le nazioni africane”.

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