La riforma della riscossione introdotta nel 2024 inizierà a sortire i suoi effetti per il 2025. E dalla riforma che nascono le uniche novità degne di nota sulle cartelle esattoriali del 2025. Perché la manovra di Bilancio non ha previsto nulla di nuovo. La riforma della riscossione quindi prevede delle novità, tra cui una particolare misura che sembra essere un vero e proprio condono ma che alla fine dei conti vedremo che non riguarda la generalità dei contribuenti.
Cartelle esattoriali addio, dal Bollo Auto all’IMU e alle multe, ecco i ruoli cancellati, ma attenti non è per tutti
La riforma della riscossione ha introdotto a partire dal primo gennaio 2025 la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali. Azzeramento totale di queste cartelle o no? La domanda se la pongono in molti. Ma soprattutto una domanda che tanti si pongono è sul quali sarebbero questi debiti cancellati. Cartelle esattoriali cancellate? Si, è proprio vero. E con un discarico automatico e senza bisogno di alcuna domanda da parte dei contribuenti. Una valida mano di aiuto per molti contribuenti. ma il provvedimento come vedremo è un aiuto soprattutto per l’Agenzia delle Entrate Riscossione da anni con un magazzino cartelle da incassare enorme e spesso non gestibile. In pratica il concessionario alla riscossione è ingessato da una mole di lavoro enorme a tal punto che sulle cartelle che ormai reputa di non poter più incassare si prevede l’azzeramento d’ufficio.
La procedura di discarico automatico delle cartelle
Il discarico automatico e senza domanda alcuna da parte dei contribuenti riguarderà le cartelle esattoriali su cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione non conta più di poter incassare dal momento che ci ha provato inutilmente da 5 anni. E si tratta di un peso eccessivo tra spese di notifica e personale impegnato. Il problema è che tutte le cartelle, dal bollo auto alle multe, dall’IMU all’IRPEF e così via dicendo, per essere cancellate devono appartenere a soggetti su cui l’Agenzia delle Entrate non può nulla. Altrimenti non sarebbe inutile tentare nuovamente l’incasso. Parliamo di cartelle a carico di contribuenti nullatenenti oppure falliti o addirittura deceduti.
Una cosa è l’azzeramento della cartella, un’altra cosa è il debito
Per gli altri contribuenti che hanno di che essere attaccati perché hanno una pensione, lo stipendio, un conto corrente e quindi sono pignorabili, o per chi ha immobili assoggettabili ad ipoteca, non cambia assolutamente nulla. Perché prima di tutto difficilmente l’Agenzia delle Entrate Riscossione considererà da annullare una cartella per questi contribuenti. E poi perché anche se per errore il concessionario la annulla, la Regione per il Bollo Auto ad esempio, oppure il Comune nel caso di IMU o lo Stato per IRAP, IRPEF e così via, tornerà sicuramente all’incasso.
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