Una proroga fino al 2025
Il governo italiano ha deciso di prorogare il bonus ristrutturazione del 50% fino al 2025, nell’ambito della nuova legge di bilancio approvata il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri. Questa misura, inizialmente prevista per terminare nel 2024, offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è ripartita su dieci anni, offrendo così un sostegno finanziario significativo ai proprietari che desiderano migliorare il loro alloggio.
Nuove restrizioni e condizioni di idoneità
Sebbene la proroga del bonus sia una buona notizia per molti proprietari, sono state introdotte importanti restrizioni. La detrazione del 50% si applicherà d’ora in poi solo alle prime case. Per le seconde case, il tasso di detrazione sarà limitato al 36%. Questa modifica mira a concentrare l’aiuto sugli alloggi occupati come residenza principale e a combattere l’evasione fiscale, come sottolineato dal ministro dell’Economia Giorgetti e dal suo vice Leo.
Prospettive future e altre misure
A partire dal 1° gennaio 2028, in assenza di nuovi interventi, il tasso di detrazione potrebbe scendere ulteriormente al 30% con un tetto di spesa di 48.000 euro. È importante notare che non tutti gli interventi di ristrutturazione sono idonei alla detrazione, e il rispetto delle normative locali in materia di costruzione resta obbligatorio. Inoltre, la legge di bilancio prevede anche la proroga del bonus mobili, offrendo una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili per il 2025.
In conclusione, la proroga del bonus ristrutturazione del 50% fino al 2025 rappresenta un’opportunità significativa per i proprietari di prime case in Italia. Tuttavia, le nuove restrizioni sottolineano l’importanza di comprendere bene le condizioni di idoneità prima di intraprendere lavori di ristrutturazione. I proprietari dovranno pianificare attentamente i loro progetti per massimizzare i vantaggi di questo aiuto finanziario, rimanendo attenti alle evoluzioni future della legislazione.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.
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