Roma, 21 ottobre – Si è concluso ieri a Napoli il 45° congresso nazionale della Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera, premiato (ma non è una sorpresa) dalla vivace partecipazione degli iscritti: oltre 1500 le presenze, in linea peraltro con le alte aspettative degli organizzatori, che avevano registrato buoni “segnali” prima della grande assise professionale, nella cui cornice viene acnhe celebrata l’assemblea nazionale della società.
Gli interventi di Arturo Cavaliere, presidente Sifo e Ugo Trama (nelle foto a lato), responsabile per Politiche del farmaco della Regione Campania ma anche vicepresidente nazionale di Sifo, nonché presidente del congresso napoletano, hanno acceso i motori dell’evento, che ha visto la presenza di personalità eccellenti come, per citarne qualcuna, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente dell’Aifa Robert Nisticò, il direttore generale dell’Istituto superiore di sanità Andrea Piccioli, il presidente della Fofi Andrea Mandelli, il vicepresidente di Farmindustria e presidente Assoram Pierluigi Petrone e il procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli Antonio Gialanella.
Trama, nella sua qualità di presidente del grande appuntamento professionale, ha illustrato ai fini di una sua migliore fruizione il programma, il razionale e lo sviluppo dei lavori “nel format complessivo dell’evento”, mentre il presidente Cavaliere ha voluto ricordare cosa è Sifo oggi: “Una realtà da 3100 soci, una fonte di informazione che unisce i professionisti, un potente strumento di cultura, qualità del lavoro e crescita professionale con oltre 30 collaborazioni scientifiche in atto” capace di fornire un “binario scientifico e professionale per riforme e decisioni di politica sanitaria nazionale e regionale”.
Cavaliere si è anche soffermato sulle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, sulle gare green, sul domicilio come primo luogo di cura e sull’home delivery “come strumento Sifo a sostegno dei più fragili”.
Inevitabilmente, però, a rubare la scena della giornata inaugurale è stato l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci (nella foto), che ha sottolineato come nell’attuale scenario di rinnovamento del Ssn “il farmacista ospedaliero è chiamato a dare un contributo cruciale, anche per quell’attitudine propria del farmacista ospedaliero alla multidisciplinarietà che in sanità costituisce un valore aggiunto divenuto oramai irrinunciabile”. Elaborare una terapia appropriata, ha proseguito Schillaci, “significa dialogare con i clinici delle varie specialità, significa conoscere e saper adeguare i farmaci alle diverse esigenze dei pazienti, penso agli anziani che spesso presentano più di una patologia”.
Pertanto, ha aggiunto il ministro, “le farmacie ospedaliere oggi sono luoghi dove le competenze farmacologiche dei farmacisti vengono messe a fattor comune con i medici e gli altri professionisti sanitari per garantire ai pazienti terapie efficaci e sicure, ma sono altresì fondamentali nella gestione dei farmaci e dei dispositivi medici. Il farmacista ospedaliero – ha quindi affermato il titolare della Salute – svolge anche rilevanti funzioni di ottimizzazione nell’impiego delle risorse. Sappiamo bene quanto i vincoli di bilancio possano incidere sulla funzionalità delle strutture, e sappiamo altrettanto bene come l’oculata gestione delle farmacie ospedaliere contribuisca a coniugare efficienza, qualità delle cure e attenzione al buon utilizzo delle risorse disponibili”.
Un ragionamento ampio, quello proposto da Schillaci, compendiato in una conclusione inevitabilmente apprezzata dalla platea Sifo: “I farmacisti ospedalieri sono dunque professionisti sanitari a cui è affidato un importante ruolo che deve mettere insieme il monitoraggio e il controllo della spesa farmaceutica con la garanzia della migliore assistenza sanitaria”.
La giornata inaugurale è stata conclusa da un momento particolarmente significativo e sentito, la consegna di un riconoscimento a Nello Martini (nella foto), farmacista ospedaliero dalla carriera stellare, nella quale figura anche la presidenza della Sifo dal 1990 al 1998, anno della nomina a direttore generale dei farmaci e dei dispositivi medici del ministero della Salute, incarico ricoperto fino a giugno 2004. Successivamente è stato il primo direttore generale dell’Aifa fino a giugno 2008 ed è stato componente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Oggi ricopre la carica di presidente della Fondazione Ricerca e Salute, con sede a Roma.
A Martini è stato assegnato l’Oscar della professione Sifo, premio al merito professionale attribuito a un un nome che ha dato particolare prestigio alla professione del farmacista ospedaliero. E, per la prima assegnazione del riconoscimento, un nome diverso e migliore di quello di Martini non poteva davvero essere trovato.
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