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Federcassa plaude allāiniziativa deiĀ direttori generali del Tesoro di Italia, Francia, Germania, cheĀ hanno inviatoĀ una lettera alla Dg Fisma, laĀ direzione generale della StabilitĆ finanziaria, dei Servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali della Commissione Europea. Nella lettera, Riccardo Barbieri Hermitte e i suoi omologhi francese e tedescoĀ affrontano il tema della capacitĆ concorrenziale dellāindustria bancaria europea funzionale alla necessitĆ di rilancio della competitivitĆ complessiva dellāUnione.
La posizione di Federcasse
Ā«Temi e contenuti trattati sono in sintonia con quanto sostenuto da Federcasse e dallāAssociazione Europea delle Banche CooperativeĀ da diversi anniĀ», ha commentato il presidente di Federcasse, Augusto DellāErba. Ā«La necessitĆ di rilanciare la concorrenzialitĆ dellāeconomia reale europea a livello globale – al centro del Rapporto Draghi sulla competitivitĆ – ĆØ unāesigenza che riguarda anche lāindustria bancaria dellāUnioneĀ».
Secondo Federcasse uno dei fattori piĆ¹ rilevanti che inficiano la competitivitĆ del sistema bancario europeo ĆØ il quadro normativo che ha senzāaltro consentito di rafforzare la resilienza delle banche e, quindi, la stabilitĆ finanziaria, migliorato la trasparenza, la protezione dei consumatori, la lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
Ā«Ma nel riconoscere lāimportanza dei risultati elencati, occorre anche prendere atto dei limiti e delle criticitĆ che lo stesso quadro normativo presentaĀ»Ā ha proseguito DellāErba – con impatto decisamente negativo sulla competitivitĆ delle banche europee sul piano internazionale, la loro capacitĆ di contribuire a finanziare nella scala e nella velocitĆ necessarie il recupero di competitivitĆ dellāeconomia reale e le transizioni verde e digitale in unāottica di coesione socialeĀ».Ā
Cosa dice la lettera dei dg del Tesoro, punto per punto
Nella lettera inviata alla Dg Fisma sono contenute otto proposte:
astenersi nel breve e medio periodo da ogni nuova iniziativa legislativa bancaria di ampia portata; ripristinare il level playing field rispetto ad altre giurisdizioni (in particolare quella Usa, ma non solo) per quanto riguarda alcune aree tematiche del quadro micro-prudenziale come ad esempio il net stable funding ratio (Nsfr) e il trattamento delle operazioni garantite; allineare la regolamentazione di secondo e terzo livello dellāEba ad esigenze di proporzionalitĆ oltre che di coerenza con lāesito e con il mandato del processo legislativo di primo livello; identificare tutte le aree di possibili semplificazioni, comprese quelle allāinterno del quadro prudenziale e di supervisione per eliminare la burocrazia, abbattere gli oneri amministrativi e anche restituire flessibilitĆ al processo di regolamentazione; rilanciare e rivitalizzare il mercato delle cartolarizzazioni rivisitando il trattamento prudenziale applicato e promuovendo le piattaforme.
Infine, affrontare in modo piĆ¹ realistico i rischi climatici e di transizione; considerare la crescente esigenza di competitivitĆ nella revisione del quadro normativo macroprudenziale europeo, eĀ preparare in modo appropriato e tempestivo la revisione del Regolamento Crr, con fasi preliminari che coinvolgano tutti gli stakeholder.
La palla a Von der Leyen
Federcasse si augura che lāiniziativa dei Governi dei tre principali Paesi dellāUnione possa essere condivisa e attuata dalla Commissione Europea in via di formazione Ā«anche alla luce degli obiettivi strategici di semplificazione e di realismo normativo contenuti nelle Linee guida presentate da Ursula von der Leyen lo scorso luglio dopo la sua nomina alla presidenza della Commissione per il mandato 2024-2029Ā». (riproduzione riservata)
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