Effettua una nuova ricerca
More results...
Ci sono alcuni fatti di cronaca economica che sembrano lontanissimi dalla vita degli italiani, ma non è affatto così. È il caso, ad esempio, della vicenda Unicredit- Commerzbank. In sintesi, Unicredit, una grande banca che ha in Italia la sua sede centrale, ma in cui i soci italiani sono meno del 10%, vorrebbe diventare il principale azionista della banca tedesca Commerzbank. I tedeschi si oppongono. Perché tutto questo dovrebbe essere rilevante per imprese e cittadini italiani?
Ce lo illustra Mario Draghi, con la consueta sintesi di visone e realismo, nel suo rapporto sul “Futuro della competitività europea”: una maggiore integrazione europea dei mercati dei capitali (Capital Markets Union, CMU) è fondamentale per contrastare il declino della Ue. La CMU servirà a recuperare efficienza nei mercati finanziari e la scalata di Unicredit a Commerzbank va in questa direzione. In Italia, aprire totalmente il mercato agli operatori Ue contribuirà a liberare imprese e famiglie dalla dipendenza dai gruppi bancari nazionali. Basterà ricordare la straordinaria svolta che anni fa si registrò nell’ingessato mondo dei mutui immobiliari con l’ingresso nel mercato nazionale di operatori stranieri. Dal lato delle imprese, l’inefficienza dell’attuale frammentazione del mercato europeo dei capitali è quantificata da uno studio di Assonime: nel periodo 2020-2023, il rapporto tra PIL e capitali raccolti dalle società quotate (tramite IPO o aumenti di capitale) nella Ue è stato inferiore a quello registrato da tutte le altre aree economiche; meno di 1/3 di Stati Uniti e Regno Unito ed intorno al 50% di Cina e Giappone.
Ci sono grandi ostacoli da rimuovere per giungere alla CMU e il Rapporto Draghi li indica con precisione, unitamente alle tappe intermedie necessarie per rimuoverli. In primo luogo, la mancanza di un “Testo Unico Europeo della Finanza” e la mancanza di un “Supervisore unico”. Questo ruolo dovrebbe essere svolto dall’attuale ESMA opportunamente modificato ispirandosi al modello della BCE. Gli Stati membri dovrebbero poi agevolare gli strumenti di investimenti a lungo termine, a partire dai Fondi Pensione, con campagne informative e detassazione dei contributi pensionistici.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali