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Un nuovo impianto innovativo per lo smaltimento dei rifuti non pericoloso per il quale sono stati investiti quasi 5 milioni di euro e che ha già dato lavoro a 40 famiglie.
L’impianto in questione è già attivo da due mesi a Lazzate grazie a Haiki+ subholding di Innovatec, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan che sta iniziando un nuovo percorso aziendale che la porterà alla quotazione EGM nel 2025. L’investimento rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e innovativo nella gestione dei rifiuti giacché oltre a creare un significativo indotto sul territorio, contribuendo così allo sviluppo economico locale.
Come funziona il nuovo impianto
Il nuovo impianto è progettato per trattare fino a 50 mila tonnellate all’anno di rifiuti non pericolosi. Dotato di tecnologie di ultima generazione, l’impianto è in grado di massimizzare il recupero delle componenti valorizzabili presenti nei rifiuti, come carta, cartone, plastica e legno, contribuendo significativamente alla riduzione del ricorso alle discariche in un’ottica di economia circolare.
Le attività di lavorazione presso l’impianto comprendono la selezione, la cernita sia manuale che meccanizzata, la triturazione e la pressatura meccanica dei rifiuti. Questi processi permettono il recupero delle frazioni merceologiche riciclabili come materie prime (carta, ferro, plastica, legno, cartone, ecc.) e la triturazione dei rifiuti non valorizzabili per successivo invio a recupero energetico. Per ottimizzare gli stoccaggi e la valorizzazione dei materiali inviati a successivo recupero, i rifiuti vengono pressati.
I macchinari utilizzati includono: una pressa orizzontale per l’imballaggio dei rifiuti, con una capacità produttiva di 40 tonnellate all’ora; un trituratore per la riduzione volumetrica dei diversi flussi di materiali, con una capacità produttiva di 50 tonnellate all’ora; una cabina di cernita per la precisa separazione delle componenti valorizzabili dai rifiuti, quali carta, cartone, legno e plastica. A supporto delle attività principali, Haiki +, tramite la sua controllata Haiki Recycling, dispone anche di ragni mobili, carrelli elevatori e una flotta di mezzi e autisti per i servizi di ritiro sul territorio. Inoltre, l’impianto è completato da aree di ricezione, stoccaggio finale e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo, quali sistemi antincendio, raccolta reflui, pesatura, uffici e officina.
Haiki+ fornisce anche servizi di installazione e noleggio contenitori per rifiuti (scarrabili o fissi) e il prelievo con relativo trasporto dei rifiuti presso gli impianti autorizzati, inclusa l’intermediazione. Queste attività possono essere svolte anche mediante l’utilizzo di risorse in outsourcing, principalmente utilizzate per l’attività di cernita o trasporto. Il capannone che ospita le attività produttive è equipaggiato con un sistema dedicato di aspirazione e abbattimento delle polveri, oltre a un avanzato sistema antincendio, garantendo così elevati standard di sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Il sindaco “L’obiettivo era raggiungere un’economia circolare”
“Questo nuovo impianto rafforza il nostro impegno nel contribuire alla riduzione dei rifiuti destinati alle discariche e termovalorizzazione, nella creazione di nuovi posti di lavoro per la comunità locale e rappresenta un passo importante verso la nostra missione di perseguire concretamente l’economia circolare” ha commentato Flavio Raimondo, amministratore delegato di Haiki+.Â
“Confermiamo la soddisfazione nel veder operativa un’area su cui da tempo la pianificazione territoriale del comune aveva individuato la possibilità di insediamento di un impianto utile nel raggiungere l’obiettivo dell’economia circolare, che è un obiettivo importante per le nostre comunità ” ha poi aggiunto il sindaco di Lazzate Andrea Monti.
I rifiuti in Italia
La gestione dei rifiuti non pericolosi è una questione cruciale per le politiche ambientali. I rifiuti speciali complessivamente gestiti in Italia sono pari a 159,8 milioni di tonnellate, di cui 150,3 milioni di tonnellate (94,1% del totale gestito) sono rifiuti non pericolosi e i restanti 9,4 milioni di tonnellate (5,9% del totale gestito) sono pericolosi. Una gestione efficiente di questi rifiuti è essenziale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’economia circolare.Â
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