Effettua una nuova ricerca
More results...
Privato per due anni della pensione dalla Danimarca. È quanto capitato a un 85enne sassarese, Piero Marras, che nello Stato scandinavo ha lavorato diversi anni come ristoratore guadagnando i contributi per la quiescenza.
Ma dal 2021 al 2023 l’Udbetaling Danmark-International Pension, l’Inps danese, ha sospeso i pagamenti, ritenendo l’uomo “deceduto”.
«Un fatto gravissimo»: così Valentina Cari, avvocata dell’uomo, definisce la situazione in una lettera spedita al ministro degli Esteri Antonio Tajani dove si ripercorre la paradossale vicenda. «Abbiamo inviato loro tutta la documentazione, inclusi i certificati di esistenza in vita, e solo alla fine si sono decisi a dare al mio cliente 5mila euro». Ovvero una minima parte di quanto dovuto che, a quanto pare, nonostante l’evidenza che Marras sia ancora vivo e vegeto, non intendono restituire.
«Il mio cliente – ricorda Cari – ha attraversato un periodo di indigenza e umiliazioni, costretto a chiedere prestiti per andare avanti».
Sostenuto dagli esposti della legale, Marras lotta da tempo per riavere quel che gli spetta, anche se a Copenaghen stentano a credere nelle sue ragioni. «Nel 2021- afferma il pensionato, un’esistenza da lavoratore tra Germania, Canarie e Danimarca – non mi hanno nemmeno inviato il certificato di esistenza in vita». Ma perché ce l’hanno con lei e non la pagano? «Staranno risparmiando – ironizza con amarezza – per la prossima guerra con la Russia».
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali