Il Senato ha approvato, nella giornata di giovedì 31 ottobre, il cosiddetto ‘Ddl Montagna’.
“Con l’approvazione oggi in Senato del Ddl Montagna, con uno stanziamento iniziale di 200 milioni di euro, partiranno una serie di misure e agevolazioni, fra cui quelle per i docenti e i sanitari che accettano di lavorare in zone montane e credito d’imposta per la locazione. Grazie al Governo Meloni la montagna torna al centro dell’attenzione politica. Nel dispositivo è prevista anche la Strategia per la montagna italiana (Smi), con finalità di sviluppo economico e sociale” ha commentato il consigliere regionale lecchee (Fdi) Giacomo Zamperini.
“Valorizzare i territori montani”
“La concretezza del Governo è la medesima di quella regionale lombarda – ha concluso il presidente della Commissione speciale Montagna Zamperini – Infatti il gruppo regionale Fdi ha istituito al proprio interno una task force che si occuperà di tutelare e valorizzare i territori montani, avviando progetti e azioni per il primo e fattivo riconoscimento e la promozione delle zone montane, contro lo spopolamento e lo sviluppo delle comunità locali. Insieme ai colleghi, infatti, stiamo predisponendo, sulla base già del lavoro svolto da Fratelli d’Italia in consiglio regionale e nelle Commissioni, un cronoprogramma che prevede diverse azioni che insieme porteremo all’attenzione dell’Aula, dalla tutela ambientale a politiche di sviluppo locale e dei servizi”.
Contributi per la gestione della fauna selvatica
Nel frattempo la Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, il riparto del contributo economico per l’annualità 2024 riconosciuto ai Comitati di gestione degli ambiti territoriali (Atc) e comprensori alpini di caccia (Cac) per lo svolgimento delle attività.
Con questo provvedimento è stato concesso ai comitati degli Atc e Cac un contributo complessivo di 60mila euro sull’esercizio finanziario 2024 per la realizzazione di interventi di gestione faunistica in zone di ripopolamento e cattura o per la partecipazione alla sorveglianza sanitaria della fauna selvatica. Il contributo complessivo è suddiviso in relazione al numero di cacciatori iscritti agli Atc e Cac nella stagione venatoria 2024-2025. Nello specifico, questo il riparto del contributo per la provincia lecchese: 600 euro per Cac Alpi Lecchesi, 1.000 per Cac Prealpi Lecchesi, 1.000 per Atc Meratese.
“L’obiettivo di Regione Lombardia è tutelare e gestire la fauna selvatica, disciplinare la gestione faunistico-venatoria degli ungulati e sostenere i centri di recupero e soccorso animali selvatici (Cras), nonché regolare la materia venatoria e le procedure in materia – spiega il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia Mauro Piazza – Ringrazio l’assessore Beduschi per l’attenzione alla tutela della fauna selvatica e al miglioramento della biodiversità agricola e forestale tramite strategie, normative, pianificazione e servizi regionali di gestione, monitoraggio e incentivazione”.
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