AGI – “Un evento ‘glocal’, un grande contenitore di tesori locali che si apre ai cinque continenti”: questo il senso della XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico inaugurata a Paestum che si concluderà domenica 3 novembre. “Un appuntamento unico al mondo”, sottolinea all’AGI il fondatore e direttore Ugo Picarelli, “perché a 26 anni di distanza rimane l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale”. Una kermesse che quest’anno prevede 110 conferenze e 600 relatori negli spazi del Salone Espositivo di 5.000 metri quadrati al coperto, con una presenza internazionale che spazia dalla Cina al Guatemala, da Cipro all’Estonia.
L’idea è di promuovere le buone pratiche e le visioni innovative tra archeologi, operatori turistici e culturali e istituzioni per favorire la fruizione, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Fu proprio Picarelli a immaginare alla fine degli anni ’90 un evento di grande respiro che potesse accompagnare il processo di valorizzazione dell’area archeologica di Paestum, di lì a poco inserita nel patrimonio Unesco ma la cui notorietà era surclassata di gran lunga dal brand della mozzarella di bufala. Tra le proposte partite dalla Borsa, sottolinea Picarelli, “c’è quella di una intermodalità sostenibile nelle aree interne e nei parchi collegando in rete le stazioni dei piccoli Comuni con treni regionali e storici, dalle quali con navette personalizzate raggiungere i siti culturali più vicini”. Si tratta anche di una risposta all”overtourism’ che affligge città d’arte. “Nelle biglietterie e uffici delle stesse stazioni si possono insediare cooperative e imprese giovanili per offrire servizi turistici e proporre itinerari, a piedi, in bici o a cavallo, al fine di valorizzare borghi e beni culturali e riqualificare l’offerta turistica in una chiave esperienziale e sostenibile”, aggiunge in fondatore della Bmta.
Dalla stessa Borsa è arrivato l’impulso che ha portato alla “certificazione del Consiglio d’Europa di un itinerario culturale europeo dei siti archeologici subacquei, sulla falsariga della Via Francigena, attraverso un partenariato mediterraneo tra le Regioni del sud e i Paesi del ‘Mare nostrum'”. Tra le prime conferenze di questa edizione hanno figurato quelle sui fondi europei per il patrimonio e il turismo culturale e sull’effetto del riconoscimento Unesco sui flussi turistici. Nel corso della Bmta verrà presentata la ricerca “Il valore sociale ed economico del volontariato a sostegno del patrimonio culturale e archeologico”, riconoscimento ai 730.000 volontari, in gran parte giovani che rendono possibile una fruizione ampia e completa delle attrazioni italiane. La 10ma edizione del premio per il dialogo interculturale dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” e’ stata vinta dalla scoperta del MOLA Museum of London Archaeology dei resti di un mausoleo romano a Londra nel quartiere di Southwark.
ArcheoVirtual, la sezione multimediale della BMTA sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con il Cnr, presenta un’iniziativa per promuovere l’inclusività con la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi italiani, un tema a cui il Pnrr ha riservato un investimento di 300 milioni di euro per il nostro patrimonio culturale. Il Workshop “DiversaMente: la diversificazione dell’offerta per i pubblici della cultura”, che insieme alla Mostra approfondisce il tema annuale, vedrà tra gli altri la partecipazione per la prima volta dell’UN Tourism con la partecipazione del Dipartimento Ethics, Culture, & Social Responsibility.
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