Argenta «Sono delle Poste: ho un pacco per lei». Questa l’esca per farsi aprire la porta e mettere a segno una rapina. È la frase che sarebbe stata pronunciata al citofono di una abitazione di via Borgo Seliciata, ad Argenta. Invece, dietro l’uscio, al posto del postino c’erano tre rapinatori. Aperta la porta, i malviventi con il volto coperto da passamontagna hanno strattonato violentemente la persona che aveva aperto, poi hanno pestato tutti coloro che in quel momento si trovavano in casa. Con una violenza inaudita a suon di schiaffi, hanno preteso soldi. Hanno insistito per diversi minuti mettendo a soqquadro l’intera abitazione, ma da quanto risulta ben poco sono riusciti a ottenere anche perché sono dovuti scappare a causa dell’arrivo dei carabinieri. Sul posto infatti sono sopraggiunti i militari dell’Arma e l’ambulanza del 118 con il personale sanitario che, oltre a medicare la coppia, ha trasportato all’ospedale l’amica di famiglia che, nel tardo pomeriggio di ieri è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi. Ed è stata proprio lei che con coraggio è riuscita a dileguarsi e a dare l’allarme. Da quel momento – ed erano da poco passate le 11 di ieri -, in tutta Argenta stanno circolando sette pattuglie dell’Arma – senza contare quelle civili -, alla ricerca dei tre malviventi scappati a piedi.
I fatti
Ma vediamo cosa è successo, con una prima e possibile ricostruzione grazie anche al racconto di diversi vicini di casa dei rapinati; sono passate da poco le 11 quando davanti all’abitazione di via Borgo Seliciata – una casa situata poco più avanti dell’omonimo forno -, l’autista di un’Audi A6 nera, parcheggia proprio davanti al portone dei malcapitati. Si tratta di una coppia: 78 anni lui, 73 lei e in più un’amica. Si presenta come postino per la consegna di un pacco. Essendo l’orario solito in cui avviene il recapito dei pacchi da parte sia dei corrieri che delle Poste, l’annuncio risulta credibile. Gli occupanti della casa aprono la porta, e nemmeno il tempo di aprire che i tre malavitosi irrompono con violenza in casa. Con schiaffi e atteggiamento minaccioso pretendono soldi. Insistono menando ovunque. L’amica però riesce a scappare sul retro, salta da un piccolo tetto e fugge lungo i cortili interni finché, da uno di questi chiama il 112. I tre banditi, ormai scoperti, fuggono abbandonando l’auto. Allertati dalla donna, arrivano subito i carabinieri, il 118 e da quel momento e fino a tarda sera, la ricerca dei rapinatori è proseguita anche nelle campagne.
«Quando sono tornata a casa – racconta una delle persone che abita poco lontano – ho visto quest’auto con la targa straniera e mi son chiesta: “Cosa ci fa questa qui?”. Poco più tardi una mia vicina mi ha raccontato delle urla e delle richieste d’aiuto che provenivano dal cortile. Poi sono arrivate diverse pattuglie dei carabinieri e anche l’ambulanza. Solo più tardi da un parente dei rapinati ho saputo che tre persone avevano malmenato i miei vicini».
L’Audi A6 nera è stata sequestrata e portata in un capannone a disposizione della scientifica dell’Arma, che sta cercando di raccogliere ogni elemento utile a individuare gli autori di un colpo che per brutalità e spietatezza riporta alla pagine più nere della cronaca argentana e ferrarese per la presenza di bande di rapinatori senza scrupoli che terrorizzavano la popolazione.
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