Le donne e i giovani, finalmente, investono. Non che non l’abbiano fatto fino ad ora, beninteso. Adesso però i numeri delle investitrici e delle nuove generazioni iniziano ad essere consistenti. Il che sposta progressivamente l’attenzione di emittenti e consulenti finanziari verso nuovi paradigmi, che si evolvono dal classico “capofamiglia decisore finanziario maschio”.
Lo dimostrano i risultati della ricerca “People & Money” realizzata da Blackrock in collaborazione con YouGov, secondo cui “la crescita degli investitori europei è trainata dalle donne, dalla Generazione Z e dai Millennials”. Il sondaggio, realizzato online su un campione di 36.730 adulti di 14 Paesi europei tra marzo e maggio 2024, mostra infatti che ormai ben il 29% delle donne investe, percentuale che ha registrato un aumento dell’11% rispetto al 2023. Crescono anche gli investitori uomini, ma di un più contenuto 4%, arrivando a toccare quota 47%.
Come anticipato, però non è soltanto una questione di genere, ma anche di età. “Sempre in Europa – si legge nello studio – poco meno della metà dei giovani tra i 25 e i 34 anni (46%) investe, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, negli ultimi 12 mesi in Europa si sono registrati 11 milioni di nuovi investitori“.
Etf in crescita
Secondo Blackrock, “la maggioranza degli investitori europei (51%) utilizza fondi d’investimento, tra cui fondi comuni ed Etf, per accedere agli investimenti in Europa. I singoli titoli rimangono l’opzione di investimento più diffusa tra gli investitori europei (55%), con un aumento del 6% del numero di investitori dal 2022 al 2024″. Non solo, ma “un investitore europeo su cinque (20%) possiede ora un Etf, con una crescita pari a 3,7 milioni di nuovi investitori in Etf rispetto al 2022″.
Secondo la ricerca le donne hanno contribuito fortemente a questa crescita (37% contro il 13% degli uomini). Per l’Italia, poi, si prevede una crescita del 35% degli utilizzatori di Etf nei prossimi 12 mesi. Quasi due intervistati su cinque che non detengono attualmente alcun investimento potrebbe quindi iniziare con gli Etf (39%).
L’Italia non delude
All’interno di questo scenario, l’Italia fa quindi la sua parte. Il sondaggio di Blackrock registra infatti il numero degli investori della fascia di età 25-44 (Millennial) balzato del 16%, con una crescita maggiormente significativa (ma questo rientra nella normalità del mercato finanziario) per la parta alta della forchetta (35-44). Prevede poi che nel nostro Paese, nei prossimi dodici mesi, “saranno le donne e i giovani a guidare la prossima ondata di investimenti”: saranno infatti donne quasi la metà dei nuovi investitori (49%), con il 30% di esse che avrà un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
In generale, lo studio di Blackrock ipotizza quindi che i futuri investitori italiani in Etf “saranno più giovani, con il 35% rappresentato da individui di età compresa tra i 18 e i 34 anni e il 34% da donne (rispetto al 21% e al 25% attuali)”.
Blackrock valuta poi la potenziale crescita degli investimenti in Etf, e a fronte degli attuali 2,2 milioni di investitori che detengono exchange traded fund (15% del totale degli investitori), le intenzioni di investimento da qui ai prossimi 12 mesi indicherebbero che saranno proprio le donne e i giovani a guidare la prossima ondata di investimenti, “con un 6% di ‘non investitori’ che dovrebbero entrare nel mercato, con un potenziale di 2,1 milioni di nuovi investitori“.
Barriere d’ingresso
Se potenzialmente il mercato degli Etf e in generale dei prodotti d’investimento ha grandi potenzialità di crescita, anche grazie al ricambio generazionale, vi sono però degli ostacoli che gli aspiranti nuovi investitori fanno fatica a superare. In primis, la mancanza di denaro, ma anche le competenze e le conoscenza in campo finanziario.
“In Italia – spiega infatti la ricerca – quasi un terzo degli intervistati (27%) non possiede prodotti di risparmio o di investimento. Tra le principali barriere all’ingresso nel mercato, il 71% degli intervistati che appunto non possiede prodotti di risparmio o di investimento cita la mancanza di denaro sufficiente” (il 65% in Europa).
E questa mancanza di capitali, legata al recente ingresso nel mondo del lavoro ma anche alla precarietà del lavoro stesso, porta a non interessarsi a finanza e investimenti. Che invece sarebbero indispensabili nel momento in cui, a distanza di tempo, si avessero risorse sufficienti da investire. E infatti, i giovani italiani tra i 18 e i 34 anni che non possiedono prodotti di risparmio o di investimento “sono più propensi a dichiarare di non capire come investire, con il 61% che indica la mancanza di conoscenze come principale barriera all’ingresso”.
Investitori d’Europa
Malgrado gli ostacoli, però, ciò che emerge è che i settori sociali considerati storicamente finanziariamente più “deboli” si stanno progressivamente rafforzando e questo porta nuova linfa e nuovi capitali d’investimento sul mercato. “Dal 2023 – precisa Blackrock – la ricerca ha rilevato che sono 11 milioni i nuovi investitori che si sono registrati in tutta Europa. Nel 2024, il 34% degli europei avrà investimenti, con una crescita relativa dell’11% rispetto al 2023″.
La crescita europea è articolata in due aree ben distinte: nei Paesi nordici una persona su due investe, cioè il 50%, mentre in tutto il resto d’Europa siamo attorno al 30-35%, con punte massime nel Regno Unito (36%), circa il 30% in Germania, il 29% Italia e in Francia, e il 28% in Spagna e in Portogallo.
E poiché l’avvicinamento dei giovani agli investimenti è generalizzato, è evidente che le piattaforme d’investimento digitali e le app rivestono un’importanza decisiva nell’avvicinare questa categoria alla finanza. Secondo la ricerca, l’80% dei giovani 18-34 che detengono Etf utilizzano infatti “piattaforme di investimento online/broker, piattaforme di investimento online della banca o Robo Advisor”. Di questi, sceglie le piattaforme dei broker il 56%, contro il 37% degli over 35, che invece preferiscono le piattaforme bancarie.
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