Un bel regalo ma difficile da scartare. La casa di via De Castro, quella che più di dieci anni fa una cittadina di Cabras, vedova senza figli, aveva donato al Comune per realizzare uno spazio per i nonni del paese, più tutti i mobili presenti all’interno e 150mila euro, ha ancora le porte chiuse nonostante i soldi già investiti, circa 400mila euro. Una storia infinita, insomma.
Gli operai intanto sono al lavoro, ma prima del nastro inaugurale ci vorrà tempo. Parola del sindaco Andrea Abis. Durante l’ultimo Consiglio comunale è stata approvata una variazione di bilancio per stanziare ulteriori 80 mila euro.
«Ma non serviranno di certo per terminare tutti gli interventi – tiene a precisare il primo cittadino di Cabras – Ben siano le donazioni, che sia chiaro, ma bisogna tenere conto dello stato degli immobili che riceviamo. In questo caso si tratta di un edificio con diversi abusi edilizi che andavano sanati. Non aveva di certo le caratteristiche strutturali per ospitare subito gli anziani del paese. Un esempio fra tutti sono le coperture: devono essere smaltite e rifatte, sono in eternit».
Con i 150 mila euro donati dalla cittadina il Comune, ormai anni fa, era riuscito a ristrutturare il piano terra, niente di più. «Fortunatamente poi noi siamo riusciti a continuare i lavori grazie ad altri 180 mila euro ottenuti nell’ambito del Pnrr – spiega Abis – per ristrutturare il primo piano dove, una volta pronto, saranno ospitate le famiglie che ora risiedono nelle case popolari di via Mascagni, con un urgente bisogno di ristrutturazione. Gli operai stanno facendo un grande lavoro. Impossibile però sapere quando l’immobile sarà pronto. Sarà nostra cura recuperare altre risorse».
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