Tra pochi mesi avrebbe potuto lasciare il lavoro e andare finalmente in pensione dopo tanti anni di lavoro e sacrifici. Un progetto interrotto dall’ennesima tragedia sul posto di lavoro. Giuseppe Valente, l’operaio di 63 anni morto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 6 novembre, all’interno della ditta”Gpr Marmi” di Ausonia, in provincia di Frosinone, aveva già avviato l’iter per andare in pensione nella prossima finestra disponibile.
Giuseppe Valente stava per andare in pensione
Un risvolto drammatico e beffardo, come spiega FrosinoneToday, Valente era residente nella frazione di Selvacava, sposato e padre di due figli, da poco era diventato anche nonno. La settimana scorsa aveva avuto un incontro con i responsabili del sindacato Cisl per avviare l’iter di pensionamento per raggiunti limiti di età, chiedendo il conteggio dei contributi versati. L’uomo aveva espresso il desiderio di riposare e dedicarsi al nipotino neonato.
Il drammatico incidente: schiacciato da una lastra di marmo
Invece un destino beffardo e crudele ha riposto per l’uomo e i suoi familiari una tragedia immane e indimenticabile. Per cause tutte da accertare il 63enne è stato colpito da una lastra di marmo mentre stava lavorando. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Fioranelli della procura di Cassino, sono portate avanti dai carabinieri della compagnia di Pontecorvo e dagli ispettori dello Spresal, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’infortunio. Nella giornata di oggi, giovedì 7 novembre, dovrebbe essere nominato il medico legale che eseguirà l’autopsia dopo un primo esame esterno avvenuto sul luogo della tragedia. La morte di Giuseppe Valente ha profondamente scosso la comunità di Ausonia dov’era conosciuto e stimato.
Filca Cisl Frosinone: “Siamo profondamente scossi”
La morte di Giuseppe Valente ha lasciato “profondamente scossi” anche i membri della Filca Cisl di Frosinone, come sottolineato dal segretario generale Giustino Gatti: “Era un nostro iscritto e una persona che conoscevo personalmente. Era una persona che si distingueva per la sua serietà, la sua dedizione e il suo impegno nel lavoro. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, ma anche tra i suoi colleghi e in tutta la comunità lavorativa.
“Sono colpito da questo incidente, e il mio primo pensiero va alla famiglia del lavoratore, che oggi deve fare i conti con una perdita tragica e inaccettabile – ha aggiunto Gatti -.Giuseppe era un uomo che conoscevo bene, sempre attento, responsabile e con un forte senso del dovere. La sua morte rappresenta una tragedia che ci coinvolge tutti e ci fa riflettere sulla necessità urgente di intervenire per garantire la sicurezza in settori come quello dei lapidei, che presentano altissimi rischi”.
L’ennesima vittima sul lavoro, come ricordano i numeri elencati dal segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia: “A Frosinone dal 2003 sono 38 gli operai che hanno perso la vita nel settore delle costruzioni. Nel Lazio 33 gli operai morti nel settore con oltre 60 anni di età. Ogni incidente, ogni tragedia, rappresenta una sconfitta per tutti noi. Inoltre, dobbiamo riflettere sul fatto che ancora una volta a morire sul lavoro è un operaio con oltre 60 anni di età”.
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