Le previsioni per il 2024
Secondo le stime preliminari di Istat, pubblicate il 30 ottobre, nel terzo trimestre di quest’anno il PIL italiano non è cresciuto rispetto al trimestre precedente: la variazione congiunturale del PIL (così si chiama in gergo tecnico) è stata nulla. Nello stesso periodo, secondo i dati raccolti da Eurostat, la crescita della Francia è stata dello 0,4 per cento, quella della Spagna dello 0,8 per cento, mentre quella della Germania dello 0,2 per cento. Nel secondo trimestre il PIL italiano era cresciuto dello 0,2 per cento rispetto al primo, stessa percentuale di crescita della Francia, più bassa della Spagna (+0,8 per cento), ma più alta della Germania (-0,3 per cento).
Istat ha stimato che la variazione acquisita del PIL italiano nei primi nove mesi del 2024 è dello 0,4 per cento: questa percentuale corrisponde alla crescita annuale che si otterrebbe se il PIL non dovesse crescere anche negli ultimi tre mesi di quest’anno. Queste stime rendono difficilmente raggiungibile le previsioni di crescita del governo Meloni, secondo cui il PIL italiano sarebbe aumentato dell’1 per cento rispetto al 2023.
Le stime più recenti di altri istituti indipendenti, pubblicate prima degli ultimi aggiornamenti, mostrano che quest’anno l’economia dell’Italia crescerà meno di quella di Francia e Spagna, e meno anche della media dell’area euro. Secondo il Fondo monetario internazionale (FMI), nel 2024 il PIL italiano aumenterà dello 0,7 per cento rispetto al 2023, a fronte di un +1,1 per cento della Francia e di un +2,9 per cento della Spagna (il PIL della Germania rimarrà invece stabile). La crescita media dell’area euro sarà dello 0,8 per cento. A settembre l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) aveva previsto che il PIL italiano sarebbe cresciuto dello 0,8 per cento, anche in questo caso meno di Francia e Spagna.
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