Il bonus anziani 2025 ci sarà per per quasi due anni. L’indennità supplementare e cumulabile con quella di accompagnamento viene corrisposta in misura fissa a 850 euro al mese e viene garantita a patto di affrontare l’esborso soltanto per i servizi e i pagamenti affini all’attività di assistenza e di cura.
La normativa ammette l’utilizzo dell’indennità di 850€ mensili in riferimento all’acquisto di servizi inerenti all’assistenza e alla cura della persona (purché forniti dalle aziende) e la remunerazione da corrispondere ai lavoratori domestici che si occupano di assistere e curare l’anziano.
Bonus anziani 2025: i requisiti per ottenerlo
Per ottenere il bonus anziani 2025 da 850€ al mese – oltre all’indennità di accompagnamento – è indispensabile soddisfare i requisiti che seguono:
- L’anziano deve aver necessità di una assistenza gravissima comprovata dalla valutazione di cui è incaricata l’INPS;
- ISEE sociosanitario massimo corrispondente a 6.000€ annui;
- Percepire l’indennità di accompagnamento (o possedere le condizioni minime necessarie per ottenerla);
Il bonus potrebbe essere gestito del tutto dall’ente previdenziale sociale.
La normativa fa riferimento all’articolo 34, del Decreto Legge numero 29 risalente al 15 marzo 2024, con cui si mira a proteggere e tutelare più possibile i rientranti nella Terza Età (over 80 e che sono in stato “fragilissimi”).
Indennità da 850€ al mese (e come spenderla)
La quota prevista per l’assegno da assistenza ammonta a 850€ al mese, da sommare con quella di accompagnamento, che nel 2024 è stata pari a 531,75€. All’anziano spetterà dunque un aiuto complessivo di 1.381,76€ esentasse (e la cifra non è pignorabile).
Nel provvedimento viene specificato l’uso esclusivo del bonus da 850€ al mese che può riguardare il pagamento dello stipendio per i lavoratori domestici o i servizi inerenti all’assistenza e alla cura dell’over 80. I servizi devono essere offerti dalle aziende specializzate in “assistenza sociale non residenziale”.
Bonus anziani 2025 come richiederlo
Il bonus anziani 2025 va richiesto presentando la domanda telematica all’INPS. Per farlo è possibile delegare un intermediario fiscale autorizzato, come ad esempio il patronato o il proprio CAF di fiducia.
Occorre assicurarsi di aver ottenuto l’ISEE sociosanitario che viene ottenuto aggiornando correttamente e adeguatamente la DSU.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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