La Regione è in procinto di erogare agli enti locali le somme spettanti.
Per alcuni si tratta di cifre cospicue, addirittura in un caso superiore a centomila euro, in altri poche decine di migliaia. Ciò che conta è che rappresenta la certificazione di un assunto ripetuto tante volte, ma non per questo fatto proprio da amministrazioni comunali e residenti. Fare la raccolta differenziata conviene anche in termini economici. Parliamo dei contributi che la Regione Siciliana, in linea con quanto previsto dalla finanziaria di gennaio, poi in parte modificata a metà agosto, è in procinto di erogare agli enti locali come premi per il raggiungimento di determinati traguardi nella gestione della differenziata.
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Premi differenziata, la soglia del 75 per cento
Il tesoretto da due milioni, ricavato dai 350 milioni che riguardano la spesa annua in materia di trasferimenti ai Comuni, è stato ripartito tra gli enti che sono riusciti a raggiungere la soglia del 75 per cento di differenziata entro il 2022. Si tratta di un traguardo non indifferente considerate le medie regionali e i risultati tutt’altro che rosei che si continuano a registrate nelle grandi città, a partire da Palermo e Catania.
L’incentivo punta a stimolare le amministrazioni a migliorare le performance in fatto di raccolta differenziata. Un processo che di per sé dovrebbe essere incentivato dalla consapevolezza che i costi dello smaltimento dell’indifferenziata – specialmente da quando i rifiuti vengono spediti all’estero – è decisamente elevato e finisce per incidere sulle casse finanziarie degli enti e, di conseguenza, sulle tasche dei residenti.
Il dipartimento regionale agli Enti locali ha dato seguito ai criteri previsti dalla norma approvata all’Ars per quantificare le somme che saranno percepiti dai singoli Comuni: il 50 per cento è stato ripartito tenendo conto del numero di abitanti così come fotografato dall’ultimo censimento Istat e il restante 50 per cento in base al numero dei Comuni beneficiari.
5556oi“L‘elenco dei Comuni da ammettere al riparto, validato da Arpa Sicilia, è stato fornito dal dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”, si legge nel decreto firmato dagli assessori Alessandro Dagnina e Andrea Messina, rispettivamente titolari delle deleghe all’Economia e agli Enti locali nel governo guidato da Renato Schifani.
L’elenco dei beneficiari
I Comuni che riceveranno i premi per la differenziata ricadono in tutte le nove province dell’isola. La città più grande è Marsala, in provincia di Trapani, mentre è lungo l’elenco di piccoli centri che da anni riescono a registrare percentuali di differenziata ragguardevoli. Ciò anche in virtù delle dimensioni ristrette dei territori di pertinenza e del numero esiguo di abitanti.
Sicilia orientale
In provincia di Catania, sono 15 su 58 i Comuni premiati: Aci Bonaccorsi, 13.764,40 euro; Biancavilla 38.689,33 euro; Camporotondo Etneo 15.944,59 euro; Grammichele 25.220,03 euro; Licodia Eubea 12.763,97 euro; Mascalucia 50.323,02 euro; Mazzarrone 14.340,83 euro; Milo 10.590,18 euro; Motta Sant’Anastasia 24.776,82 euro; Nicolosi 19.011,21 euro; Pedara 28.550,53 euro; San Cono 12.377,12 euro; San Michele di Ganzaria 12.961,24, euro; San Pietro Clarenza 19.936,07 euro; Viagrande 20.659,81 euro.
Nel Messinese la lista è composta da: Acquedolci 16.286,61 euro; Alcara li Fusi 11.442,02 euro; Antillo 10.293 euro; Capo d’Orlando 26.006,54 euro; Capri Leone 14.849,37 euro; Caronia 13.176,44 euro; Castel di Lucio 10.836,12 euro; Ficarra 10.910,42 euro; Furnari 14.394,63 euro; Galati Mamertino 12.160,64 euro; Gualtieri Sicaminò 11.288,30; Longi 10.952,69 euro; Mandanici 9.994,86 euro; Mazzarrà Sant’Andrea 11.037,23 euro; Mirto 10.394,19 euro; Motta d’Affermo 10.100,85 euro; Naso 13.700,35 euro; Pagliara 10.693,94 euro; Pettineo 10.847,65 euro; Rometta 17.679.02; San Fratello 13.451,84 euro; San Salvatore di Fitalia 10.705,46 euro; San Teodoro 10.850,21 euro; Saponara 13.982,16 euro; Sinagra 12.428,36 euro; Torrenova 15.009,49 euro; Tripi 10.214,86 euro; Tusa 12.571,82 euro; Valdina 10.879,68 euro.
Tre Comuni per provincia a Ragusa e Siracusa: nel primo caso si tratta di Acate 22.831,04 euro; Giarratana 12.890,78 euro; Monterosso Almo 12.831,86 euro; mentre nel secondo di Ferla 12.217 euro; Floridia 36.536,04 euro; Sortino 19.825,91 euro.
Zona centrale
Nel Nisseno, invece, ad avere raggiunto il 75 per cento entro il 2022 sono stati Butera 14.609,83 euro; Delia 14.233,23 euro; Marianopoli 11.308,80 euro; Milena 12.724,26; Montedoro 11.051,32 euro; Serradifalco 16.325,04 euro; Sutera 10.779,76 euro. Solo tre i beneficiari nell’Ennese – Cerami 11.630,32 euro; Troina 20.217,88 euro; Valguarnera Caropepe 18.169,62 euro.
Sicilia occidentale
In provincia di Agrigento la lista dei beneficiari e dei finanziamenti che verranno erogati è composta da Burgio 12.468,07 euro; Calamonaci 10.742,61 euro; Casteltermini 18.603,87 euro; Grotte 15.938,19 euro; Lucca Sicula 11.459,95 euro; Montevago 12.719,14 euro; Sambuca di Sicilia 16.121,37; Santa Margherita di Belice 17.019,32; Sciacca 59.250,04 euro; Villafranca Sicula 10.965,50 euro.
Lungo anche l’elenco nel Palermitano: Balestrate 17.242,21 euro; Campofiorito 10.718,27 euro; Camporeale 13.099,58 euro; Cinisi 24.564,18 euro; Giardinello 12.152,95 euro; Giuliana 11.420,24 euro; Lercara Friddi 17.205,06 euro; Marineo 17.103,86 euro; Misilmeri 46.107,38 euro; Montelepre 16.618,38 euro; Partinico 48.569,39 euro; Piana degli Albanesi 16.344,50 euro; Prizzi 14.609,83 euro; Roccamena 10.977,03 euro; San Cipirello 15.633,32 euro; San Giuseppe Jato 19.611,99 euro; San Cristina Gela 10.536,38 euro; Sciara 12.493,69 euro; Terrasini 25.734,98 euro; Trappeto 13.181,56 euro; Valledolmo 13.336,56 euro; Ventimiglia di Sicilia 11.591,89 euro.
Infine in provincia di Trapani percepiranno i fondi: Buseto Palizzolo 12.808,80 euro; Castellammare del Golfo 28.043,27 euro, Castelvetrano 46.943,85 euro; Favignana 15.031,17 euro; Marsala 111.756,58 euro, Mazara del Vallo 73.706,96 euro; Paceco 23.076,98 euro; Pantelleria 18.689,69 euro; Partanna 21.899,78 euro; Petrosino 19.423.68 euro; Poggioreale 10.941,16 euro; Salemi 22.070,15 euro; San Vito lo Capo 15.424,52 euro; Santa Ninfa 15.393,78 euro; Valderice 23.913,45 euro e Vita 11.584,20 euro.
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