Finanza e assicurazione non sono le materie preferite dagli italiani che fanno fatica a districarsi tra i vari prodotti bancari e assicurativi. I livelli di alfabetizzazione non hanno sono ancora insufficienti con significativi gap di genere e d’età. Alleanza Assicurazioni, compagnia di Generali guidata in Italia dal country manager e Ceo Giancarlo Fancel ha presentato oggi la terza edizione di Edufin Index, realizzato con la Fondazione Mario Gasbarri, con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi e patrocinato dal ministero dell’Economia. La ricerca ha coinvolto un campione di 4.000 intervistati, con un focus particolare sulla situazione di donne e giovani.
Il livello di Edufin Index nel 2024 si attesta a 56, dove il massimo è 100: non riesce quindi a raggiungere la sufficienza (60 su 100). Negli ultimi dodici mesi, in particolare, è aumentato di due punti percentuali il numero di persone che vivono una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo, salendo al 12% della popolazione e tornando ai livelli registrati nel 2022. L’Edufin Index analizza due aspetti in una scala da 1 a 100: da un lato l’Awareness Index, cioè quanto gli italiani “sanno” e come si valutano (54 su 100), e dall’altro il Behavioural Index, cioè come si comportano e cosa “fanno” quando decidono delle proprie finanze (57 su 100). L’alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani si è stabilizzata nell’ultimo anno: oggi solo il 40% della popolazione raggiunge la sufficienza, rispetto al 41% del 2023. In particolare, l’Osservatorio certifica che nel 2024 c’è stata una fisiologica stabilizzazione dopo la crescita del 2023, legata all’eccezionale del contesto macroeconomico dello scorso anno, con tassi e mutui in costante aumento che aveva reso prioritario per i cittadini rimanere informati e occuparsi delle proprie finanze per evitare il rischio di trovarsi in situazioni di incertezza, se non addirittura di imprevista fragilità economica. Nel dettaglio, secondo la ricerca i risultati migliori si registrano tra gli uomini, tra chi ha 45-64 anni e tra i residenti al Nord-Est.
Nel 2024 si conferma un gender gap (di 5 punti) e un gap geografico tra nord e sud (di 4 punti); aumenta il generation gap che vede i giovanissimi (18-24 anni) con punteggi inferiori (di 7 punti) a quelli dei più adulti (over 35 anni). Nella Generazione Z si riduce il gender gap rispetto alle precedenti generazioni, ma rimane ancora bassa la percentuale di ragazze che riceve la “paghetta” regolarmente. Nelle decisioni finanziarie lo status familiare è determinante: nel caso dei single non esiste gender gap, in coppia invece il punto di vista delle donne pesa significativamente di meno, anche quando queste sono le principali percettrici di reddito. Le consulenti donne hanno un ruolo fondamentale per avvicinare le donne ai temi finanziari e assicurativi, promuovendo così l’empowerment femminile. Due insegnanti su tre sono favorevoli all’introduzione dell’educazione finanziaria a scuola, con un consenso ancora maggiore tra i genitori. Al via il Premio Edufin Index Donna, un importante riconoscimento per l’attività svolta da tre organizzazioni non profit che operano nell’ambito dell’empowerment finanziario femminile.
“L’educazione finanziaria e assicurativa incide in maniera determinante sul benessere e l’equità sociale del Paese – ha sottolineato Davide Passero CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia -. La terza edizione di Edufin Index conferma la necessità di un’azione corale da parte di operatori privati, istituzioni e associazioni per migliorare l’attuale livello di conoscenza della popolazione così da raggiungere il livello di sufficienza e superare le realtà di fragilità individuate dal nostro Rapporto, giovani e donne in primis”.
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