Numeri ancora bassi per le richieste di contributo inserite nella piattaforma Sfinge, messa a disposizione dalla Struttura commissariale per gli alluvionati del maggio 2023. Il numero degli aventi diritto sul territorio dell’Unione della Bassa Romagna è di 60.000 famiglie e di circa 16.000 imprese. Le domande complessive, presentate fino ad ora, non raggiungono le 4.000. I numeri sono stati resi noti durante l’incontro organizzato nel pomeriggio di lunedì, all’interno del Salone Estense della Rocca di Lugo, dall’Unione per agevolare il contatto fra cittadini, tecnici e referente di struttura commissariale, Invitalia e regione. L’evento è soltanto l’ultimo di quelli ai quali la Struttura commissariale sta prendendo parte proprio per invitare i cittadini a presentare, tramite i tecnici che li seguono, le domande per ottenere i ristori integrative al Cis (contributo di immediato sostegno) e il bonus mobili di 6000 euro altrettanto disponibile dietro presentazione di adeguata perizia.
“Le domande sono ancora poche ed è un peccato perché i soldi ci sono – ha sottolineato il colonnello Carlo La Torre, alto rappresentante della Struttura commissariale, a capo dell’area che si occupa della ricostruzione privata –. Gli sforzi della Struttura commissariale sono rivolti a recepire le esigenze dei cittadini e ad agevolare le richieste. Tutte le ordinanze emesse fino ad ora vanno in questa direzione”. La novità annunciata durante l’incontro, riguarda le imprese e l’arrivo ormai prossimo dell’atteso credito di imposta. Ad oggi, la Struttura commissariale ha concesso complessivamente contributi, a famiglie e attività produttive, per 50,5 milioni di euro divisi fra i 35,8 milioni erogati alle famiglie e 14,7 milioni alle attività produttive. Delle 2.376 domande ricevute, 1.510 sono state concluse con esito positivo pari al 64%, mentre 866 sono in fase di istruttoria. Per semplificare e accelerare le procedure per l’accesso ai contributi la Struttura ha emesso varie ordinanze che, fra le varie innovazioni, hanno introdotto – per la prima volta in assoluto – l’erogazione anticipata del 50% del contributo riconosciuto, con la sola presentazione della perizia tecnica, senza dover attendere la presentazione delle fatture. “Nello specifico – ha spiegato La Torre – l’ordinanza 14 per le attività produttive prevede il rimborso completo delle spese sostenute per interventi già eseguiti, indipendentemente dall’importo, l’estensione del contributo anche a pertinenze e recinzioni aziendali, la possibilità per le imprese agricole di reimpiantare colture diverse da quelle precedenti, purché di pari valore e a maggiori agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica, in linea con le norme europee. L’ordinanza 11 rivolta alle famiglie prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari, includendo le persone fisiche, indipendentemente dall’uso dell’immobile, l’estensione dei contributi ai promissari acquirenti ed eredi degli immobili colpiti, l’introduzione di modalità più flessibili per presentare le domande, con un’estensione da 30 a 60 giorni del termine per ripresentare richieste in caso di rigetto”.
Monia Savioli
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