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Dichiarazione preventiva agevolazioni INPS: obblighi e procedure #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


La dichiarazione preventiva delle agevolazioni INPS è uno strumento utile per le aziende che vogliono monitorare costantemente la propria regolarità ai fini della fruizione degli sgravi contributivi. Tramite questa procedura, infatti, l’INPS è in grado di monitorare mensilmente la regolarità contributiva che sottende alla fruizione delle agevolazioni contributive. La dichiarazione preventiva è uno strumento che può essere utilizzato a discrezione dell’azienda per monitorare la regolarità contributiva e consiste in una dichiarazione rilasciata nei confronti dell’Inps, con la quale l’azienda comunica la volontà di fruire di specifici sgravi contributivi contenuti nelle denunce Uniemens successive alla dichiarazione stessa. Attraverso il monitoraggio quindi attivato tramite la DPA le aziende hanno la possibilità di conoscere eventuali irregolarità in tempo utile per evitare eventuali recuperi di agevolazioni contributive riferite a mensilità pregresse. Attraverso il sistema DURC on line, l’INPS avvia una verifica di regolarità contributiva raggruppando per ogni verifica più mesi di osservazione. Se per quei mesi esiste già un DURC regolare e in corso di validità, le agevolazioni che insistono su quei mesi vengono confermate. Se nel periodo di osservazione, non esiste un DURC regolare in corso di validità, viene inviato all’azienda l’invito a regolarizzare con indicazione dello stato debitorio dell’azienda. L’invito a regolarizzare da un termine di 15 giorni per regolarizzare la posizione contributiva, e di conseguenza confermare le agevolazioni contributive fruire nel periodo di osservazione. Il decorso infruttuoso dei 15 giorni e la mancata regolarizzazione nei termini indicati comporta l’emissione del DURC irregolare con il conseguente recupero degli sgravi contributivi fruiti durante il periodo pregresso in cui sussiste l’irregolarità. L’INPS emetterà una nota di rettifica con dicitura “addebito art. 1, comma 1175, legge 27 dicembre 2006, n. 296”. Questo processo implica quindi una verifica con periodicità superiore al mese con la conseguenza che in caso di eventuale irregolarità l’INPS procede con il recupero degli sgravi su un periodo ultra mensile. Attraverso la DPA invece la verifica è appunto preventiva e riguarda le agevolazioni di cui si fruirà mediante il flusso Uniemens successivo alla dichiarazione stessa. Con questa funzionalità le aziende hanno la possibilità di far anticipare il controllo e ridurre il periodo di osservazione ad un mese, eliminando quindi il rischio di dover restituire a posteriori le agevolazioni di cui si è già fruito. La presentazione avviene telematicamente tramite il portale dell’INPS, seguendo le istruzioni contenute nel messaggio INPS n. 2648 del 02/07/2018 in cui sono descritti i passaggi da seguire.

1.  Accesso al Cassetto Previdenziale con le credenziali aziendali tramite SPID, CNS o CIE).

2.  Compilazione del modulo telematico denominato DPA – Dichiarazione per la fruizione dei benefici normativi e contributivi all’interno dell’applicazione Diresco – Dichiarazione di Responsabilità del Contribuente con i dati del lavoratore e dell’azienda, indicando il tipo di agevolazione richiesta.

3.  Il modulo telematico lascia all’intermediario la facoltà di decidere il numero di mesi nei quali procedere con la verifica della regolarità contributiva. Alla scadenza del termine indicato sarà pertanto necessario procedere con una nuova richiesta.

4.  Invio del modulo per la verifica da parte dell’INPS. L’invio del modulo innesca la verifica della regolarità contributiva a e pertanto può essere trasmesso entro il giorno prima della scadenza dell’obbligazione contributiva.

5.  Per ogni richiesta vengono esplicitate la data di interrogazione, l’esito, il protocollo del DURC e la data di registrazione dell’esito. Per ogni mensilità sulla quale è richiesta la verifica viene emesso un codice di protocollo a sé stante

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La procedura interagisce con la procedura DURC online. Laddove si riscontri un DURC in corso di validità la DPA registra la regolarità, in caso contrario viene emesso l’invito a regolarizzare. In prossimità della scadenza della dichiarazione, l’Inps trasmette una segnalazione per richiedere l’invio di una nuova richiesta. Come avviene il recupero contributivo con il DURC e come la DPA può risolvere alcune criticità Nel caso in cui un’azienda abbia un DURC regolare, lo stesso ha una validità di 120 giorni. Tuttavia, nonostante il periodo di vigenza del DURC si estenda per tale durata, ciò non significa che l’INPS non possa procedere al recupero delle agevolazioni contributive per i periodi a cui il DURC si riferisce. Si ipotizzi un DURC richiesto il 1° marzo 2024, lo stesso avrà validità per i 120 giorni successivi. Arrivati a luglio 2024, qualora l’azienda risulti irregolare e dalla verifica del pregresso l’INPS dovesse eccepire l’irregolarità anche nei mesi pregressi, procederebbe con l’emissione delle note di rettifica ai sensi art. 1, comma 1175, legge 27 dicembre 2006, n. 296 anche per i mesi in cui sussiste l’irregolarità, seppure “coperti” da un DURC regolare. Se per quell’azienda stessa azienda, nella medesima situazione, in contemporanea con il DURC, si fosse presentata la DPA, per i mesi di vigenza del DURC, la DPA avrebbe cristallizzato la regolarità mese per mese e arrivati a luglio, avrebbe rilevato l’irregolarità esclusivamente per quel emesse. Per i consulenti del lavoro, la gestione corretta delle agevolazioni contributive è una delle attività più rilevanti. Attraverso la DPA si ha la garanzia di conoscere in tempo reale eventuali incongruenze nei pagamenti ed in generale le segnalazioni di irregolarità. Esaminare le irregolarità riferite ad una mensilità, è sicuramente più agevole rispetto a dover esaminare periodi di tempo più lunghi (almeno 4 mesi) come avviene nel caso del DURC tradizionale. Se poi la DPA viene usata in combinazione con il DURC, l’efficacia dei due strumenti è massimizzata perché consente di consolidare in automatico la regolarità ogni mese in funzione del DURC regolare.

Fonte: QUOTIDIANO PIU’ – GFL



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