GROSSETO. La struttura ricorda quella di un tumulo etrusco, prima civiltà ad utilizzare la cremazione. All’ingresso, nel grande atrio, c’è un albero che supera il tetto. «È l’albero della vita, che cresce rigoglioso. Ma è anche l’albero dell’umiltà, quella che tutti noi incontreremo quando varcheremo questa porta». A parlare è l’architetto Roberto Aureli, presidente della Socrem, la Società per la cremazione che proprio quest’anno compie vent’anni.
La sua battaglia per la realizzazione del Tempio crematorio è cominciata nel 2004. «Ci stimolò Giuseppe Bruno, un medico – dice ancora – Ci convincemmo subito che la realizzazione del crematorio a Grosseto sarebbe stata una battaglia di civiltà».
Battaglia vinta nel 2021: il 21 gennaio l’impianto è stato inaugurato. Da allora, il numero delle persone che dopo la morte hanno scelto la cremazione sono aumentate anno dopo anno. Ad oggi, sono duemila. Ma entro la fine dell’anno arriveranno a 2.400 circa.
Sono più di 150 i soci della Socrem, la Società per la cremazione di Grosseto. Iscrizioni che sono cresciute, da quando è stato aperto il tempio per la cremazione. Come è aumentato – anzi è più che raddoppiato – il numero delle persone che scelgono la cremazione dopo la morte. «Soltanto nel comune di Grosseto – spiega il presidente Aureli – il numero delle cremazioni è aumentato di più del 50% dal maggio del 2020, quando il tempio è entrato in funzione. La scelta di diventare nostro socio è molto importante. È una scelta di civiltà, come scegliere appunto la cremazione che ha anche qualche vantaggio: quello economico, così come quello ambientale».
Al tempio di Grosseto, le salme arrivano anche da fuori provincia e da fuori regione. Dall’alto Lazio, per esempio. «Quest’anno la mortalità è stata minore rispetto all’anno scorso – dice Daniele Rocchi, segretario della Socrem – da 120 persone al mese siamo scesi a 78 ad aprile e 90 a maggio. Ma i mesi peggiori sono quelli invernali sul fronte dei decessi, novembre e dicembre. Le richieste ci sono, anche da fuori provincia. Da quando è entrato in funzione, il forno non si è mai fermato tranne che per la manutenzione».
A breve, potrebbe esserci la necessità di realizzarne un altro. Lo spazio, nel tempio crematorio di Grosseto, c’è già. La predisposizione per due forni era già stata prevista dal progetto realizzato dall’Altair che ha in concessione l’impianto per trent’anni.
Cremazione economica e rispettosa dell’ambiente
Sono due gli aspetti che Aureli tiene a sottolineare: farsi cremare, dopo la morte, è più economico rispetto alla sepoltura o alla tumulazione. Ed è anche una scelta ecologica. «Non restano tracce di materiale della sepoltura – dice l’architetto Aureli – e nemmeno i resti che poi vengono smaltiti nelle fosse comuni. In tanti chiedono che le loro ceneri siano disperse dopo la cremazione. In mare, ad esempio: oggi è possibile».
Per questo, di fronte al crematorio c’è uno spazio dedicato a chi ha scelto la dispersione, dove vengono apposte le targhe con il nome del defunto e dove le persone possono andare a portare un fiore al caro estinto.
Farsi cremare costa circa 700 euro. «Il costo negli anni è cresciuto – dice ancora Aureli – e non è mai stato previsto uno sconto per i soci della Socrem, nonostante la nostra battaglia per l’apertura del forno». A Grosseto, poi, non sono previsti nemmeno incentivi alla cremazione, come invece avviene in altri comuni.
L’assemblea della Socrem in distilleria
Arriverà per tutti, la morte. Intanto però, c’è tutto quello che succede durante la vita. Per i soci della Socrem il prossimo appuntamento è quello con i festeggiamenti dei vent’anni dalla fondazione della società.
Sabato 26 ottobre l’assemblea dei soci si svolgerà alla Distilleria Nannoni, all’Aratrice. L’appuntamento è alle 17 per discutere e deliberare quanto previsto dall’ordine del giorno: l’accettazione dei nuovi iscritti e la rimodulazione e l’aggiornamento delle quote sociali.
Prima però, alle 16.30, soci e simpatizzanti potranno fare una visita alla distilleria. La “Giornata della cremazione” prosegue alle 17.30 con il talk show condotto dal giornalista Giancarlo Capecchi, seguito da un aperitivo e degustazione e, alle 18.30, dal concerto con le musiciste Daniela Rocchi (violino) e Clarissa Ferrigno (voce). Per prenotazioni, tel. 329-5749749 (solo Whatsapp).
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