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Con riferimento all’istituto del Concordato Preventivo Biennale (“CPB”) per il biennio 2024/2025, il tool agevola l’individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione dell’imposta sostitutiva sul maggior reddito concordarario rispetto a quello che si andrà a dichiarare sul 2023 (introdotto dal cd. “decreto correttivo”, Dlgs 108/2024).
In merito all’omessa comunicazione ENEA per lavori ammessi all’ecobonus (ordinario o super-ecobonus), la posizione dell’Agenzia Entrate è da sempre univoca: ciò causa la perdita della detrazione fiscale. In relazione, poi, al nuovo obbligo di comunicazione ENEA di cui all’art. 3, DL n. 39/2024 (c.d.
Con un comunicato pubblicato ieri, il Ministero delle Imprese e del made in Italy ha reso note sia l’adozione del DM 04/07/2024, sia le date per poter presentare le domande di accesso ai contributi previsti dal Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria istituito dall’art. 1 comma 375 della L. 234/2021, per gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale. In particolare, le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive potranno presentare le domande dal 28 ottobre (ore 10:00) al 19 novembre 2024 (ore 15:00), attraverso l’apposita piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo http://fondoeditoria.mise.gov.it.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato il documento Gli indicatori di anomalia per la segnalazione di operazioni sospette: analisi dei principali indicatori per i Commercialisti, elaborato nell’ambito dell’area di delega Antiriciclaggio-Anticorruzione affidata alla consigliera Gabriella Viggiano. Il documento fa seguito all’emanazione degli indicatori di anomalia applicabili dal 1 gennaio 2024 da parte dell’UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia), rivolti indistintamente a tutti i destinatari della normativa antiriciclaggio chiamati a selezionare quelli di cui avvalersi in relazione all’attività effettivamente svolta.
Il contributo annuale che gli iscritti all’Albo dei commercialisti dovranno versare al Consiglio nazionale per il 2025 sarà di: 50 euro per gli under 36; e di 150 euro per tutti gli altri iscritti alle sezioni ordinarie e all’elenco speciale e per le società tra professionisti costituite ai sensi dell’art. 10 della L. 183/2011 e del DM 34/2013. A differenza dell’anno in corso, in cui c’è stato un aumento generalizzato di 20 euro giustificato dalle spinte inflattive e dalla necessità di integrare la pianta organica con la figura del Direttore generale, per il 2025 il contributo rimarrà , quindi, invariato.
Sul sito internet del Dipartimento delle Finanze sono stati pubblicati gli elenchi che individuano le società , gli enti e le fondazioni, nei cui confronti si applicherà lo split payment per l’anno 2025. Tale meccanismo prevede che l’IVA addebitata dal cedente o prestatore nelle fatture debba essere versata dal cessionario o committente direttamente all’Erario, anziché al fornitore, scindendo il pagamento del corrispettivo da quello della relativa imposta (CM 1/E/2025).
L’inclusione dell’accisa sull’energia elettrica nella base imponibile Iva è legittima soltanto se è stata effettivamente traslata sugli acquirenti consumatori finali e non, quindi, nei casi in cui non è stata esercitata la facoltà di rivalsa. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 26009 del 4 ottobre 2024, con cui ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle entrate.
Buonasera Spett.le Redazione Fiscale, un imprenditore ditta individuale ha diversi debiti in Agenzia Riscossione che superano i 5.000,00 euro. È in possesso di un importante credito iva, che negli anni passati anche se richiesto a rimborso non è stato concesso a causa proprio di questi debiti in Agenzia Riscossione.
Buongiorno, una srl presta servizi vari (idraulico, trasloco, parrucchiere, estetista, etc) direttamente presso la sede dei clienti. La srl è proprietaria di un’applicazione che raccoglie le richieste dei clienti e poi manda direttamente dei professionisti qualificati (con partita iva o lavoratori occasionali) nelle sedi dei clienti.
Buongiorno, in studio avrei la seguente situazione: SRL costituita a dicembre 2021 con oggetto attività alberghiera, termine primo esercizio, da atto costitutivo, 31 dicembre 2022. Quindi nel 2021 la società non rileva né costi né ricavi; l’anno 2022 è caratterizzato dai costi per la ristrutturazione dell’immobile oggetto dell’attività e l’attività ancora non avviata, quindi anche nel 2022 abbiamo la totale assenza di ricavi.
Con un comunicato stampa del 16 ottobre 2024, la Commissione Europea informa che con il progetto Europa Creativa sosterrà circa 40 progetti per promuovere la traduzione letteraria nel 2025. Il bando Circulation of European Literary Works sostiene la circolazione transnazionale e la diversità delle opere letterarie europee attraverso la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di opere letterarie di narrativa europee.
Non è cambiata la posizione del MEF rispetto alle (numerose) sollecitazioni da parte dei Commercialisti di concedere una proroga del termine di adesione al CPB. Si ricorda, infatti che il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in risposta alle richieste dei commercialisti – che a più riprese hanno richiesto la proroga del termine di adesione al CPB (fissato al 31/10/2024) – ha evidenziato come non sia possibile concedere tale proroga (rispetto al termine del 31/10/2024) per l’adesione al CPB, considerata la necessità di concentrarsi sull’iter di approvazione della Legge di bilancio 2025 (il DDL di bilancio 2025 è stato approvato nel CDM del 15/10/2024).
L’Agenzia delle entrate ha rilasciato tre nuove FAQ relative al CPB per quanto attiene i contribuenti in regime forfettario. In particolare è stato chiarito che possono accedere al CPB 2024 i contribuenti che: nel 2023 hanno modificato l’attività applicando un diverso coefficiente di redditività (posto che la fattispecie è presente considerazione solo come causa di esclusione si è verificatasi nel 2024) nel 2024 sono transitati dal regime forfetario a quello ordinario (posto che la causa di esclusione opera solo nel caso inverso in cui si sia transitati da un regime ordinario a quello forfettario) nel 2023 hanno incassato ricavi/compensi non superiori a . 85.000 e, contestualmente, hanno percepito redditi di lavoro dipendente/assimilato di importo superiore a . 30.000.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in attuazione della Legge quadro per il Made in Italy (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto − di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze − ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Il ritorno della politica industriale, lo Stato stratega, il rapporto con le imprese, i settori strategici, il valore delle filiere del Made in Italy, la forza dei distretti, il ruolo economico internazionale dell’Italia. Questi sono i principali temi affrontati nel “Libro Verde Made in Italy 2030”, elaborato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi alla sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Con la RM 49/E/2024, l’Agenzia delle Entrate ha istituiti le causali contributo per il versamento, tramite modello F24, dei contributi a favore dell’INPS da destinare ad Enti Bilaterali. Le causali contributo sono operativamente efficaci a decorrere dal 04/11/2024.
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 8245/2024, ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue i seguenti quesiti in materia di titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine: se l’art. 31 par. 4 della direttiva 2015/849/Ue – laddove consente l’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine – sia compatibile con le norme della Carta dei diritti fondamentali (artt. 7 e 8), nonché della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 8), nella parte in cui consente l’accesso in ogni caso a qualunque persona fisica o giuridica che possa dimostrare un legittimo interesse senza precisare e delimitare la nozione stessa di legittimo interesse, ma rimettendone la definizione alla piena discrezionalità degli Stati membri, così determinando il rischio di perimetrazioni eccessivamente estese dell’ambito soggettivo di razionabilità dell’accesso, potenzialmente lesive degli evocati diritti fondamentali della persona; se le garanzie previste dall’art. 31 par. 7-bis della direttiva 2015/849/Ue, relative al diritto a un ricorso amministrativo contro una decisione che deroga (in presenza di circostanze eccezionali stabilite dal diritto nazionale) all’accesso limitato di cui al par. 4, considerate le tutele offerte dall’art. 47 (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale) della Carta dei diritti fondamentali, nonché dall’art. 6 della CEDU, siano compatibili con gli artt. 6 e 7 del DM 55/2022, nella parte in cui conferiscono a un organo amministrativo non giurisdizionale, quale è la Camera di commercio, il potere di esprimersi determinando l’irreversibile effetto dell’ostensione dei dati e prevedendo solo in una fase successiva il diritto a un ricorso giurisdizionale azionabile dal titolare effettivo. Tali quesiti si aggiungono a quelli rimessi alla Corte di Giustizia Ue con l’ordinanza n. 8248/2024
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