Per andare in volo da Roma a New York ci vogliono in genere dalle nove alle dieci ore. Cosa pensereste se vi dicessero che ne potrebbe essere sufficiente meno di una? Questo lo scenario aperto da un nuovo aereo con motore ipersonico appena presentato. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più.
A esplorare le frontiere più ardite del volo supersonico è Venus Aerospace, azienda con sede a Houston, la stessa città della NASA. Evidentemente un ambiente in cui sono particolarmente avvezzi a rendere sempre più reale quel che sembra fantascienza.
Al centro dell’attenzione è il velivolo dotato di motore VDR2, in grado di partire dalla capitale italiana e atterrare nella Grande Mela in appena 55 minuti. Dieci volte in meno del tempo che ci vuole oggi con i normali voli di linea.
Motore ipersonico: sull’oceano a 7400 all’ora
Se avete visto il recente film Top Gun: Maverick, ricorderete certamente l’aereo sperimentale militare che il protagonista, interpretato da Tom Cruise, pilota oltre i suoi limiti spingendolo oltre la velocità Mach 10, cioè a quasi 12.000 all’ora.
Il numero di Mach rappresenta i multipli della velocità del suono, pari a 1192,32 Km/h. L’aereo svelato da Venus Aerospace è un po’ più “lento” di quello cinematografico (che per la cronaca è un prototipo realmente esistente e si chiama Lockheed Martin Darkstar). Il VDR2 raggiunge infatti la velocità di Mach 6, cioè sei volte la velocità sonica, equivalenti a 7408,80 Km/h.
A queste condizioni, attraversare l’Oceano Atlantico richiederebbe lo stesso tempo di quanto ce ne voglia per fare un’ottantina di chilometri sull’Autostrada del Sole. Se il volo ipersonico trovasse in futuro regolare applicazione nel mondo dell’aviazione, costituirebbe una rivoluzione a dir poco incredibile.
Come funziona il VDR2
Come è possibile che un aereo possa raggiungere simili velocità e far sembrare davvero New York come se fosse dietro l’angolo? Lo si deve a una particolare tecnologia applicata al motore VDR2: la detonazione rotante.
Questa fa in modo che il motore generi esplosioni controllate, le cui onde si propagano ciclicamente in un circuito chiuso, alimentando spinte potenti e costanti. In tal modo, l’aereo riesce a fare a meno della lenta combustione di carburante da cui dipendono i propulsori comuni.
Tale sistema migliorerebbe anche l’aspetto dell’efficienza energetica e consentirebbe inoltre all’aereo di volare ad altitudini superiori ai 30 chilometri, ben oltre le abituali rotte commerciali che volano tra 10 e 12 chilometri, facendo scorgere così la curvatura terrestre e sentirsi un po’ turisti dello spazio.
Il motore ipersonico è davvero per tutti?
Venus Aerospace ha presentato il VDR2 (il nome completo del sistema è Venus Detonation Ramjet 2000 LB Thrust Engine) a fine settembre 2024 all’UP.Summit, evento aeronautico che si svolge a Bentonville, in Arkansas. Ma nonostante decenni di progressi nel superamento della velocità del suono, questo tipo di volo può essere davvero per tutti?
Secondo Andrew Duggleby, cofondatore di Venus Aerospace, già nel 2025 è previsto il primo test. Ovviamente, per realizzare l’utilizzo commerciale di un velivolo del genere potrebbero volerci ancora diversi anni di sperimentazioni. Numerosi sono i fattori da considerare: costi di produzione e gestione, sicurezza dei passeggeri, sostenibilità ambientale, questioni legate al potenziale impiego militare.
Se è vero che l’esperienza insegna, molti ricordano il fallimento del Concorde, l’aereo supersonico anglo-francese che collegava Europa e America in tre ore, viaggiando a Mach 2. In servizio dal 1976 al 2003, fu dismesso per gli elevatissimi consumi e costi, oltre che per il grave incidente del 2000 a Parigi in cui morirono 109 persone. Staremo a vedere se l’azienda americana riuscirà a dimostrare che volare a velocità estreme sia sicuro, sostenibile ed economicamente accessibile .
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