Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente conferito a Giorgio Campagnolo, imprenditore veneto e fondatore del gruppo F.lli Campagnolo, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Questo riconoscimento non è solo un tributo al suo significativo contributo all’economia locale e nazionale, ma anche un omaggio al suo impegno morale e sociale. Campagnolo, all’età di 87 anni, continua a essere una figura ispiratrice nel panorama imprenditoriale italiano, dimostrando che la dedizione e la passione possono portare a risultati straordinari.
La storia di Giorgio Campagnolo è un esempio lampante di come la determinazione e l’ingegno possano trasformare una piccola attività familiare in un’impresa di successo globale. Nato nel 1936 a Bassano del Grappa, Campagnolo ha iniziato la sua carriera imprenditoriale aiutando la madre Maria Disegna, una giovane vedova con cinque figli, nel mercato locale. A soli 16 anni, ha inventato un macchinario per produrre pon pon per berretti, segnando l’inizio di un’avventura che avrebbe portato la F.lli Campagnolo S.p.A. a diventare un leader nel settore dell’abbigliamento sportivo e casual.
Negli anni ’70 e ’80, sotto la guida di Giorgio, l’azienda ha conosciuto una notevole espansione, introducendo nuove linee di produzione e collaborando con marchi internazionali come Reebok e Puma. Negli anni ’90, l’introduzione del tessuto pile ha ulteriormente rafforzato la posizione dell’azienda sul mercato. Oggi, la F.lli Campagnolo S.p.A. produce 18 milioni di capi all’anno e impiega 1.100 dipendenti, mantenendo viva la tradizione di innovazione e qualità instillata da Giorgio.
Oltre al suo successo imprenditoriale, Giorgio Campagnolo è noto per il suo impegno umanitario. Ha realizzato numerosi progetti in paesi come Uganda, Zambia e Guinea Bissau, sostenendo centri di accoglienza, scuole e progetti agricoli. Questo impegno gli è valso il “Premio Imprenditori per il Bene Comune” nel 2019 e, nel maggio 2024, il riconoscimento ufficiale di “Grande Uomo” dal Ministero della Sanità e dal governo guineano, per aver contribuito a realizzare un padiglione diagnostico all’avanguardia.
L’entusiasmo per la nomina di Giorgio Campagnolo a Cavaliere del Lavoro ha coinvolto l’intera famiglia. I figli hanno espresso il loro orgoglio e gratitudine verso il presidente Mattarella, riconoscendo in questo premio il merito di una vita di lavoro e dedizione. Giorgio stesso ha dedicato questo riconoscimento alla madre, alla moglie e a tutti i dipendenti, sottolineando come senza di loro nulla sarebbe stato possibile.
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