Skill-first hiring: introduzione
Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito un cambiamento significativo soprattutto nelle modalità di selezione del personale. Sempre più aziende stanno adottando un approccio “skill-first hiring” (assunzione basata sulle competenze), concentrandosi sulle capacità e abilità pratiche di un candidato anziché esclusivamente sul titolo di studio o sull’esperienza. Questo cambiamento poi è particolarmente rilevante per i giovani della Generazione Z, che si trovano a navigare in un mercato del lavoro in rapido cambiamento, caratterizzato da un’enfasi crescente sulle competenze pratiche.
In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui le competenze stanno diventando più importanti del titolo di studio, esamineremo i dati che supportano questo cambiamento e ti offrirò alcuni consigli pratici se desideri prepararti al meglio per il mercato del lavoro di oggi.
Perché lo skill-first hiring sta cambiando il mercato del lavoro?
In passato, il percorso verso il successo professionale seguiva spesso una strada tradizionale: laurea, esperienza lavorativa e progressione di carriera in base agli anni di servizio. Tuttavia, la crescente domanda di competenze specifiche in settori come la tecnologia, il marketing digitale, la gestione dei dati e le vendite ha spostato l’attenzione verso l’effettiva capacità di fare il lavoro, piuttosto che l’aver seguito un percorso formale di studi.
Secondo un report di LinkedIn del 2023, più del 69% dei responsabili delle assunzioni afferma che il focus sulle competenze è aumentato in modo significativo rispetto a cinque anni fa.
Inoltre, un sondaggio di Gartner ha rivelato che quasi il 70% delle aziende globali ha adottato o sta considerando un approccio basato sulle competenze. Questi cambiamenti stanno dimostrando come il mondo del lavoro stia cercando soluzioni più agili per colmare il divario di competenze, soprattutto in un contesto in cui le nuove tecnologie stanno rivoluzionando le esigenze aziendali a ritmi rapidissimi.
I vantaggi dell’assunzione basata sulle competenze
- Diversità di background e creatività: il focus sulle competenze apre la porta a candidati provenienti da contesti diversi, portando una varietà di esperienze e punti di vista che può tradursi in una maggiore innovazione e creatività all’interno delle aziende. Inoltre, consente di creare team più inclusivi, contribuendo a un ambiente di lavoro in cui le idee uniche di ciascuno vengono apprezzate.
- Flessibilità e adattabilità: la Gen Z è cresciuta in un’epoca di rapido cambiamento e, di conseguenza, sviluppa competenze pratiche attraverso l’apprendimento autodidatta, le esperienze lavorative informali e i progetti personali. Adottando un modello skill-first, le aziende possono scegliere persone in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie di lavoro, una qualità essenziale in un mondo del lavoro in costante evoluzione.
- Riduzione dei bias di assunzione: l’approccio basato sulle competenze contribuisce anche a limitare i bias che si verificano quando i datori di lavoro si concentrano sui titoli di studio “di prestigio” o sulle università. Un report di Harvard Business Review ha rilevato che i processi di selezione basati sulle competenze riducono i pregiudizi del 25%.
Le competenze più ricercate in Italia oggi
Se stai entrando adesso nel mondo del lavoro può essere per te molto utile sapere quali sono le competenze più richieste in Italia nel 2024.
Secondo LinkedIn e Glassdoor, le competenze maggiormente ricercate dalle aziende italiane includono:
- Competenze digitali: dal marketing digitale alla gestione dei social media, le competenze digitali sono indispensabili oggi per usare in modo consapevole e strategico gli strumenti online a nostra disposizione.
- Data Analysis e gestione dei dati: la capacità di comprendere e interpretare i dati è molto apprezzata, soprattutto in settori come la finanza e il marketing.
- Soft Skills: comunicazione efficace, problem solving, e capacità di lavorare in team sono fondamentali per essere apprezzati sul luogo di lavoro oggi.
- Programmazione e sviluppo software: le competenze in linguaggi di programmazione (come Python, JavaScript) sono molto ricercate, specialmente in ambito IT e sviluppo web.
Consigli per te che cerchi lavoro oggi
Investi nell’autoformazione
L’autoformazione è una risorsa chiave per acquisire nuove competenze. Piuttosto che seguire un percorso formale, molte piattaforme di e-learning offrono corsi specifici, in particolare per le competenze digitali. Piattaforme come Coursera, Udemy e LinkedIn Learning offrono corsi accessibili che permettono di ottenere certificazioni riconosciute.
Crea un portfolio di progetti
Mostrare le proprie competenze attraverso un portfolio pratico è essenziale per attirare l’attenzione dei recruiter. Ad esempio, se sei un aspirante web developer, un portfolio con progetti di sviluppo web ti permetterà di distinguerti dai candidati che possiedono solo una laurea senza esperienza pratica. Secondo uno studio di The Muse, l’85% dei recruiter preferisce vedere progetti pratici rispetto alla sola esperienza formale.
Networking e personal branding
Fare networking e costruire un brand personale sono essenziali per ottenere opportunità di lavoro basate sulle competenze. LinkedIn è una piattaforma ideale per connettersi con professionisti del settore, partecipare a discussioni di gruppo e condividere contenuti che dimostrano le tue competenze. Creare un’immagine professionale forte è cruciale per emergere in un mercato competitivo.
Esempi di aziende italiane che hanno adottato lo skill-first hiring
In Italia, diverse aziende stanno adottando l’approccio skill-first, con un’attenzione specifica alle competenze piuttosto che ai titoli accademici. Tra queste troviamo:
- Satispay: questa fintech italiana cerca candidati per posizioni di sviluppo software e marketing digitale, privilegiando le competenze pratiche rispetto ai titoli di studio.
- Enel: l’azienda di energia ha introdotto un modello di selezione basato sulle competenze per i ruoli digitali e tecnologici, considerando candidati con background non convenzionali e competenze tecniche dimostrate.
- Ferrero: ha sviluppato un programma di assunzione basato sulle soft skill per i ruoli in ambito manageriale, valorizzando l’esperienza sul campo.
Come il mercato del lavoro italiano potrebbe evolvere nel futuro
Il modello skill-first è in rapida espansione e potrebbe continuare a trasformare il mercato del lavoro italiano nei prossimi anni. Questo approccio presenta numerosi vantaggi per i giovani che entrano nel mondo del lavoro, soprattutto per chi proviene da percorsi formativi alternativi o autodidatti.
Del resto lo stesso Steve Jobs in tempi “non sospetti” parlò dell’importanza costante non solo della passione per fare un buon lavoro ma anche dell’autoformazione come strumento per potenziare le nostre stesse abilità e fare un lavoro che ci gratifica.
Sono proprio le nuove generazioni ad avere oggi un’opportunità unica: sfruttare le proprie competenze per affermarsi, indipendentemente dal proprio background accademico. Perché, in un mercato sempre più dinamico, sono le competenze a fare la differenza, non il titolo di studio!
Al prossimo consiglio,
La tua Coach!
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