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La sharing mobility in Italia è in forte crescita, ma la decarbonizzazione è ancora lontana. A pesare è soprattutto il calo delle vendite di auto elettriche. Lo Smart Mobility Report 2024 ha identificato alcune proposte per accelerare la transizione ecologica.
L’Italia è ancora lontana dagli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030, nonostante alcuni progressi nelle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Secondo lo Smart Mobility Report 2024 del Politecnico di Milano, per raggiungere il traguardo di 6,6 milioni di auto elettriche, saranno necessari interventi strutturali più incisivi di quelli attuati finora, poiché le attuali immatricolazioni non sono ancora sufficienti.
In compenso, la mobilità in sharing continua a registrare una forte crescita. Alla fine 2022 i veicoli condivisi hanno raggiunto le 113 mila unità, con un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. A testimonianza del crescente interesse verso forme di trasporto più sostenibili, soprattutto da parte dei più giovani.
Su queste basi, sono state vagliate diverse proposte per accelerare la transizione “green” e la decarbonizzazione in Italia, potenziando sia la mobilità elettrica che quella condivisa.
Smart Mobility Report 2024: come accelerare la decarbonizzazione?
Per ridurre il divario e accelerare il passo verso la decarbonizzazione sono state individuate diverse proposte strategiche. Se implementate, queste misure potrebbero contribuire significativamente a colmare il divario e a promuovere una transizione più rapida verso la mobilità elettrica in Italia.
In generale, tra le proposte avanzate ci sono incentivi pluriennali basati sulle fasce di reddito e la semplificazione burocratica per favorire l’accesso alle agevolazioni e promuovere l’adozione dei veicoli elettrici. Inoltre, si punta a favorire la ricarica privata e a sensibilizzare il pubblico sui vantaggi della mobilità elettrica.
Ma sono stati esaminati anche progetti più specifici per favorire la smart mobility in Italia.
Proposte specifiche per i veicoli (passenger car)
Si propone di incentivare l’acquisto di auto elettriche usate, evitando il sostegno ai veicoli a combustione tradizionale. Questo contribuirebbe a rendere l’elettrico più accessibile anche nel mercato dell’usato. Inoltre, dovrebbe essere promossa l’adozione di veicoli elettrici nelle flotte aziendali, favorendo l’uso di auto alimentate da fonti alternative per ridurre l’impatto ambientale.
Al contempo, è importante sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative come il battery swapping per semplificare l’uso dei veicoli elettrici.
Proposte per le infrastrutture di ricarica pubblica
Per accelerare la diffusione delle stazioni di ricarica pubbliche, si propone di fissare obiettivi chiari e vincolanti per le amministrazioni locali. È inoltre necessario sviluppare una rete efficiente lungo le tratte autostradali e nelle aree extraurbane, garantendo una copertura adeguata per gli spostamenti a lunga distanza. Così come l’uso di una mappa digitale per individuare le stazioni di ricarica disponibili in tutto il Paese.
Proposte per le infrastrutture di ricarica privata
La diffusione delle infrastrutture di ricarica privata, sia in ambito aziendale che condominiale, dovrebbe essere incentivata attraverso agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Sarebbe utile anche formare tecnici specializzati e promuovere tecnologie come il Vehicle-to-Grid (VGI), oltre a iniziative di sharing delle infrastrutture private.
La crescita della mobilità sharing in Italia
Se l’auto elettrica quest’anno non ha registrato grandi record, se non per gli incentivi, la mobilità in sharing è in crescita.
Alla fine 2022 la flotta di veicoli condivisi ha raggiunto le 113 mila unità, con un aumento del 27% rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2019. La micromobilità è stata la fetta più importante costituendo il 95% della flotta totale, con monopattini e biciclette a coprire rispettivamente il 44% e il 43% delle unità disponibili.
Anche il car sharing cresce, con una flotta di circa 6.000 veicoli alla fine 2022. Di questi, il 44,4% è composto da veicoli full electric (BEV), mentre il resto è suddiviso tra veicoli a benzina (31,6%) e ibridi (21,6%). Dati che sottolineano l’importanza della mobilità condivisa per un sistema di trasporti più sostenibile in Italia.
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