BRINDISI – È un’avvocata il nuovo amministratore della Brindisi Multiservizi. Si tratta di Rossana Palladino, professionista specializzata in gestione della crisi di impresa e delle crisi da sovraindebitamento. La scelta è stata fatta dal sindaco Giuseppe Marchionna, su una rosa di otto candidati che avevano risposto all’avviso pubblicato dall’amministrazione comunale a seguito delle dimissioni rassegnate lo scorso 29 settembre dal precedente manager, Gianvito Morelli. La nomina è stata comunicata dallo stesso primo cittadino nel corso di una conferenza dei capigruppo che si è svolta stamattina (mercoledì 23 ottobre), per l’occasione presieduta dal vicepresidente del consiglio comunale, Alessanro Antonino. In realtà l’investitura sarà formalizzata dall’assemblea dei soci della partecipata del Comune di Brindisi (socio unico), prevista per lunedì prossimo.
Palladino ha avuto la meglio su Gianfranco Antonio D’Onofrio, Fernando Palano, Giuseppe Carlucci, Vincenzo Di Giulio, Maurizio Pagliara, Teodoro Contardi (già amministratore della Brindisi Multiservizi più di 10 anni fa) e Francesco Gigante. “Solo due candidati – spiega Marchionna – avevano esperienze professionali che si avvicinavano alla situazione della Multiservizi”. Va ricordato che la società in house è in procinto di chiudere in rosso per il terzo anno consecutivo, gravata da un passivo pari a circa 10 milioni di euro, che aumenta al ritmo di quasi 100mila euro al mese. Il socio unico è il creditore principale della società, per un importo vicino ai 2,7 milioni di euro.
Il nuovo amministratore dovrà intraprendere delle iniziative “per riportare un po’ di ordine – riferisce Marchionna – nella società, le cui attività non si svolgono in maniera lineare”. “C’è un sostanziale sbandamento: dobbiamo far presto – prosegue il sindaco – per prendere sotto controllo la situazione”. Il percorso da seguire, già tracciato dal consiglio comunale, consiste nell’attivazione della procedura della composizione negoziale della crisi di impresa.
L’amministratore, in sintesi, dovrà trasmettere una segnalazione alla struttura regionale situata presso la Camera di commercio di Bari, che a sua volta dovrà nominare un advisor. La stessa Palladino è nell’elenco degli advisor per le crisi di impresa, ma non potrà ricoprire il doppio incarico. Il professionista nominato da Bari dovrà valutare la situazione. In teoria potrebbe chiedere, al tribunale, un provvedimento di tutela della società per un periodo di circa otto mesi, da eventuali azioni di recupero del credito. Contestualmente l’advisor dovrebbe eventualmente asseverare il piano industriale proposto dall’amministratore della Bms, previa approvazione da parte del consiglio comunale. Nella peggiore delle ipotesi, però, l’advisor potrebbe decidere di portare i libri contabili in tribunale.
“Dopo il consiglio comunale – afferma ancora Marchionna – eravamo pronti a partire, ma la vicenda si è interrotta per via delle inopinate dimissioni del dottor Morelli”. Il primo cittadino riferisce di aver già parlato del piano di rilancio con Palladino, nell’ambito di un incontro informale. “Le due grandi ipotesi di risanamento – spiega il sindaco – sono: da un lato, l’incremento del fatturato attraverso una diversa gestione del piano della sosta, con nuove tariffe che saranno decise entro fine anno e maggiore efficienza e informatizzazione del servizio; dall’altro, i sacrifici dei lavoratori, che saranno ineludibili”.
“Questa volta – conclude Marchionna – sarà necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali. La precedente bozza di piano non funzionava perché non veniva dichiarata la crisi di impresa e non si poteva accedere agli ammortizzatori sociali”.
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