Tra le misure prorogate dalla Legge di Bilancio 2025, approvata dal governo Meloni, mancano all’appello diversi sgravi fiscali e agevolazioni. Dal bonus caldaia a quello internet, vediamo di seguito i contributi che non sono stati confermati per il prossimo anno.
Decontribuzione Sud
Non è stata rinnovata la cosiddetta decontribuzione Sud introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, con la quale i datori di lavoro (privati) con sede in una delle regioni del Mezzogiorno godevano di un esonero contributivo. Quest’anno i fondi della misura sono stati ridestinati ai nuovi bonus assunzione giovani, al bonus assunzione donne e al bonus Zes.
Bonus caldaie e pellet
Scompare nel 2025 bonus caldaie, con il quale era possibile detrarre il 50 o il 65 per cento della spesa, a seconda delle caratteristiche dell’impianto. Con la cosiddetta direttiva europea “case green” vengono però disincentivati i sistemi a metano o gpl, con conseguente taglio degli incentivi. Non è stato riproposto neanche il bonus pellet (valido fino al febbraio 2024), che prevedeva una riduzione dell’aliquota Iva per tutti i cittadini dal 22 al 10 per cento per l’acquisto di pellet.
Bonus acqua potabile
Nessun rinnovo per il bonus acqua potabile, concesso nel 2024 tramite credito di imposta a chi acquistava sistemi per migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto in casa o in un’attività commerciale o professionale.
Bonus tv e decoder
È in scadenza il 31 dicembre 2024 e non sarà confermato causa esaurimento fondi anche il bonus tv e decoder, ovvero un’agevolazione fino a 50 euro l’acquisto di Tv e decoder idonei alla ricezione di programmi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC).
Bonus internet
Non compare nella manovra 2025 il bonus internet da 100 euro per favorire l’accesso alla banda larga. Il contributo era finora destinato alle famiglie prive di servizi di connettività ad internet, che dispongono di una connessione lenta o che intendono attivare un abbonamento fibra.
Colonnine di ricarica e bonus benzina
Non risulta attualmente confermato il bonus colonnine di ricarica con il quale poteva essere coperto l’80 per cento della spesa per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. La misura è gestita da Invitalia e viene erogata sotto forma di rimborso spese già sostenute.
Nessuna riconferma anche per il bonus carburante, in scadenza al 31 dicembre 2024. La misura prevedeva un buono fino a 200 euro per i lavoratori dipendenti del settore privato. Il contributo viene corrisposto sulla base di uno sgravio fiscale al datore di lavoro, che eroga il voucher benzina ai dipendenti sotto forma di fringe benefit, godendo di una tassazione agevolata.
Fonte: Today.it
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