A bordo un 30enne cileno e un 21enne peruviano: «Siamo in vacanza». Gli agenti della polizia fanno gli accertamenti: in auto spunta fuori di tutto: soldi, torce, cacciaviti, piede di porco, flessibile, orologi, gemme e diamanti
La polizia ferma per un controllo una Peugeot che sfreccia in viale Marche, a Milano. A bordo ci sono un 30enne cileno e un 21enne peruviano. Provano a giustificarsi: «Siamo in vacanza». Tutto inutile, il fiuto degli agenti intuisce che qualcosa non torna. E così approfondiscono gli accertamenti. In auto spunta fuori di tutto: soldi, torce, cacciaviti, piede di porco, flessibile, orologi, gemme e diamanti. La polizia risale poi al bed and breakfast in via Carcano in cui i due alloggiano. Lì trovano altri soldi, orologi e collane oltre a un terzo complice di 31 anni peruviano. Per i tre scatta il fermo con l’accusa di ricettazione.
Il tutto è successo poco prima delle 16 di domenica 3 novembre. Gli agenti della Volanti della questura, guidati da Giuseppe Schettino e Annalisa Stefani, notano un’auto scheggiare in viale Marche, a nord di Milano. La Peugeot viene fermata e controllata. Dopo una prima scusa dei due ragazzi a bordo, a cui i poliziotti non credono, scattano le perquisizioni. Addosso a uno dei due vengono trovati 1.610 euro , al complice 580. In macchina gli agenti scoprono anche: torce, cacciaviti, un piede di porco, un mazzuolo in pietra, un flessibile, dieci dischi da taglio, una chiave inglese, un orologio marcato Scuderia Ferrari con tanto di scontrino, un cofanetto con gemme e diamanti certificati da una gioielleria di Varese e due cellulari.
Considerato quella «miniera» di oggetti e preziosi, la polizia estende i controlli anche nell’abitazione in cui i due alloggiavano a cui gli investigatori arrivano utilizzando il tracciato segnato sul navigatore impostato dai due. La destinazione era fissata in via Carcano, parallela di viale Giovanni da Cermenate. Lì, in un bed and breakfast, sdraiato sul letto viene scoperto il terzo complice e da un comodino spunta un bilancino di precisione. Sempre nella stanza, gli agenti scoprono due borsoni con bracciali, anelli, orecchini e calamite antitaccheggio. Mentre dentro una piccola custodia trovano una pietra lavica e una fiala con del liquido: un sistema professionale per capire la qualità dei metalli preziosi.
Registrato nella struttura, è risultato essere anche un ragazzo di 22 anni cileno. Ma non è stato rintracciato per il momento dagli agenti che così l’hanno solo indagato sempre per ricettazione in stato di libertà. Per gli altri tre, invece, stabilita la possibilità del pericol0 di fuga attraverso l’analisi dei varchi conta targhe da cui sono emersi i diversi spostamenti in macchina, è scattato il fermo.
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