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Cosa vedere nel rione Monti: guida al quartiere – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


Il rione Monti, uno dei più antichi e conosciuti di Roma, è un quartiere esuberante e bohémien, in cui storia e modernità riescono a convivere in armonia. Caratterizzato da piccole gallerie d’arte, enoteche, ottimi ristoranti, bar e botteghe artigiane, è una delle zone più amate dai romani e dai visitatori.

Situato tra Via Cavour e Via Nazionale, a pochi passi dal Colosseo e dai Fori Imperiali – che saranno presto protagonisti di una nuova passeggiata archeologica – il rione Monti è la zona ideale per trascorrere i pomeriggi tra negozi vintage, librerie d’epoca e aperitivi da bere seduti sulla scalinata della Fontana dei Catecumeni di Piazza della Madonna dei Monti, tra Via dei Serpenti e Via degli Zingari. Qui l’atmosfera è meno turistica rispetto a zone più conosciute come Campo de’ Fiori e Piazza Navona: Monti è un piccolo quartiere ben conservato e ricco di luoghi da scoprire.

Una passeggiata tra i vicoli del rione Monti

Un tour di Roma, anche con i bambini, non sarebbe completo senza una visita al rione Monti, uno dei più suggestivi della città. In questa zona, antica quanto la Città Eterna, un tempo convivevano patrizi e plebei: i primi nella parte alta, nelle case signorili, i secondi nella parte bassa, la Suburra, tra lupanari e taverne, in un’area che oggi è la più caratteristica del rione.

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Nonostante i cambiamenti dovuti allo sviluppo urbanistico nell’Ottocento e a quelli di epoca fascista, il quartiere ha mantenuto gran parte del suo assetto originale. Un intricato labirinto di vicoli pavimentati con i sanpietrini accoglie, oltre a numerosi ristoranti, anche edifici storici, negozi e botteghe. Gli antiquari si alternano agli atelier di moda, i fabbri collaborano con gli studi di design e i restauratori lavorano gomito a gomito con le gallerie d’arte. Ci sono le sartorie che realizzano abiti su misura e le boutique vintage chic dove acquistare capi unici. Gli amanti del vintage non possono perdere l’appuntamento del fine settimana con il Mercato Urbano di Monti, in via Leonina, dove scoprire creazioni artigianali, articoli di modernariato e oggetti da collezione provenienti dalle più grandi capitali europee.

Ristoranti e locali alla moda

Monti non è solo un rione dedicato allo shopping, ma è anche un quartiere ricco di ristoranti, buona cucina e locali alla moda. In Via del Boschetto c’è un’alta concentrazione di ristoranti, mentre in via Panisperna si trova l’atmosfera da dolce vita che caratterizza molti dei suoi locali. Qui si possono trovare pizzerie, ristoranti etnici, trattorie che servono la tipica cucina romana, vinerie, birrerie e bar accoglienti per gustare ottimi aperitivi. Negli ultimi anni il rione è diventato una delle mete preferite dalla movida romana, che lo hanno reso un quartiere dinamico, con alcuni dei locali più cool di Roma.

La tappa obbligata per fare colazione invece è il forno di via dei Serpenti, una storica bottega del rione famosa per le sue delizie, mentre un’ottima alternativa è l’Antico Forno Panella, che sforna ogni giorno il pane degli antichi romani, preparato con un lievito particolare e arricchito con uvetta. Lo spuntino si fa da Regoli, pasticceria storica che offre una tortina di pasta frolla con crema pasticcera e fragole famosissima nel rione.

Cosa vedere nel rione Monti

Pur trovandosi nel pieno centro di Roma, e quindi in una zona inevitabilmente di passaggio, il rione Monti è un luogo da vivere e scoprire, dove il patrimonio archeologico convive con le preziose architetture sacre.

La Basilica di San Giovanni in Laterano

Edificata nel IV secolo in onore dell’evangelista San Giovanni e di San Giovanni Battista, questa basilica è la cattedrale di Roma e la più importante delle quattro basiliche maggiori. Per realizzarla l’imperatore Costantino espropriò le terre della famiglia Laterani. Nonostante i danni subiti a causa di terremoti, incendi e vari restauri, la chiesa mantiene gran parte della sua struttura originaria, oltre al battistero e allo splendido chiostro del XIII secolo. In qualità di vescovo di Roma, il Papa vi celebra le liturgie del Giovedì Santo.

La Basilica di Santa Maria Maggiore

Passeggiando nel quartiere, non puoi fare a meno di fermarti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche patriarcali e l’unica che abbia conservato la sua struttura paleocristiana intatta. Secondo la tradizione, fu la Vergine stessa a ispirarne la costruzione sul colle Esquilino. È un capolavoro di arte e architettura che contiene magnifici di affreschi, mosaici e sculture. Al suo centro risplende la maestosa porta di bronzo, mentre ai lati dell’altare maggiore si trova la tomba del Bernini.

La Basilica di San Pietro in Vincoli

L’imperatrice Eudossia donò a Papa Leone I una delle catene con cui San Pietro fu imprigionato. In cambio di questo gesto, il pontefice ordinò la costruzione di un tempio per custodire questa preziosa reliquia. Qualche anno dopo, la leggenda narra che una seconda catena arrivò a Roma per unirsi alla prima. Proprio per queste premesse, stupisce la grande semplicità degli interni di questa basilica. Nella parte inferiore della chiesa si trova il reliquiario che custodisce le catene di San Pietro. Un altro elemento di grande interesse all’interno della basilica è il mausoleo di Papa Giulio II, che ospita la celebre scultura di Mosè, realizzata da Michelangelo tra il 1505 e il 1515.

Il Palazzo delle Esposizioni

Il Palazzo delle Esposizioni è il più grande spazio interdisciplinare di Roma, con oltre 10.000 metri quadrati distribuiti su tre piani. Il complesso comprende anche una sala cinema, un centro congressi, un atelier, una caffetteria, un ristorante e una libreria. Dal 2007 si dedica con attenzione ai diversi linguaggi artistici e culturali e ha ospitato mostre e approfondimenti su artisti come Stanley Kubrick, Mark Rothko, Bill Viola e Mario Ceroli. La fotografia, in particolare, ha un ruolo di rilievo all’interno della programmazione espositiva.

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La Casa dei Cavalieri di Rodi

Questo complesso monumentale, così come lo vediamo oggi, è il risultato di una stratificazione che si è sviluppata nel corso dei secoli. Nel IX secolo alcuni monaci avviarono la costruzione di un monastero e di una chiesa dedicati a San Basilio sull’area del Foro di Augusto, riutilizzando parte delle strutture murarie preesistenti. Nel 1230 l’edificio passò nelle mani dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Durante il XV secolo, su iniziativa del cardinale Marco Barbo, priore romano dell’Ordine, furono eseguiti lavori di ristrutturazione che hanno conferito all’edificio l’aspetto attuale. Oggi è possibile visitare la Sala Bizantina, il Salone d’Onore e la Sala della Loggetta. Nell’area sotterranea si trova la suggestiva Cappella Palatina, dedicata a San Giovanni Battista.

Palazzo Brancaccio

Palazzo Brancaccio è l’ultimo palazzo nobiliare costruito a Roma, voluto e finanziato nel 1879 dall’americana Mary Elizabeth Bradhurst Field, la cui figlia sposò il principe Salvatore Brancaccio. Questo elegante edificio in stile barocco è oggi una prestigiosa location per matrimoni ed eventi culturali, con spazi capaci di accogliere fino a 800 ospiti. Circondato da un parco secolare di oltre 2.000 metri quadrati, il palazzo si trova immerso tra ruderi romani, fontane e una lussureggiante vegetazione.

Palazzo Borgia

Questo è il palazzo che ha fatto da cornice alle vicende della famiglia Borgia, la cui influenza è stata determinante in Italia nel XV secolo, fino all’elezione a papa di Alessandro VI, Rodrigo Borgia, noto per la vita dissoluta. A poca distanza da via Cavour si trova la Salita dei Borgia, dove l’edera ricopre gran parte di un edificio dalle architetture medievali, rinascimentali e cinquecentesche. Secondo la leggenda, proprio su questa scalinata sarebbe avvenuta la tragica morte di Servio Tullio, il sesto re di Roma.

Palazzo Koch o Palazzo della Banca d’Italia

È l’unico palazzo a Roma conosciuto con il nome del suo architetto: progettato da Gaetano Koch alla fine dell’Ottocento, questo imponente edificio su via Nazionale fu costruito per ospitare la Banca Nazionale del Regno d’Italia, poi divenuta Banca d’Italia. La solenne facciata principale, imponente e lineare, è in travertino. Dal 1993 il palazzo ospita il Museo della Moneta, con una collezione che attraversa 5000 anni di storia, dalle tavolette mesopotamiche fino alle valute contemporanee. Dal 2019 c’è una sala espositiva dedicata all’arte orientale, che conserva opere provenienti da Cina, Cambogia, India e Tibet.

Palazzo della Consulta

Il Palazzo della Consulta, un tempo noto come il palazzo “del cardinale di Vercelli,” fu acquistato da Papa Sisto V per ospitare il tribunale della Sacra Consulta, che era uno dei principali organi giudiziari dello Stato. Dal 1955 il palazzo è la sede della Corte Costituzionale. La facciata, ritmata da lesene, presenta eleganti finestre sormontate da timpani decorati, mentre al centro il portone è sovrastato da due statue che rappresentano la Religione e la Giustizia. Dal cortile si apre uno scenografico scalone a due piani con doppia rampa, mentre l’interno conserva in parte i soffitti affrescati e le raffinate decorazioni settecentesche.

Palazzo del Viminale

Il Palazzo del Viminale fu voluto da Giolitti come il fulcro dell’esecutivo governativo. L’architetto Manfredo Manfredi, incaricato della sua realizzazione, si ispirò alle architetture classiche, adattandole alla sensibilità e al gusto dell’epoca. Inaugurato nel 1925, l’edificio si sviluppa su cinque piani e ospita circa cento stanze che formano un intricato sistema di percorsi e itinerari d’onore. Dal 1961 il Palazzo del Viminale è la sede del Ministero dell’Interno, dopo il trasferimento della Presidenza del Consiglio a Palazzo Chigi.

Come raggiungere Roma e il rione Monti

Se raggiungi Roma in auto, velocizzando il viaggio in autostrada sfruttando i servizi di telepedaggio in app, puoi parcheggiare nei pressi della Stazione Termini: da qui il rione Monti non è lontano. Puoi muoverti a piedi – la Capitale è al primo posto della classifica delle città da visitare a piedi – oppure sfruttando la mobilità in sharing, come uno scooter, una biciletta o un monopattino, tenendo presente le nuove regole contro la sosta selvaggia.

Articolo Modificato Il:4 Novembre 2024



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