Il Fondo di garanzia per la prima casa sarà finanziato fino al 2027. Lo prevede la legge di bilancio 2025 del governo Meloni. La garanzia statale per mutui fino a 250mila euro può andare fino all’80% per i giovani e al 90% per le famiglie numerose, se hanno Isee basso. Sparirà, invece, il bonus prima casa che esentava dal pagamento di molte imposte.
Il Fondo di garanzia per la prima casa, che offre una garanzia statale a chi fa un mutuo per comprare la sua prima abitazione, sarà finanziato per i prossimi tre anni. Lo prevede un articolo della manovra per il 2025, che quindi stanzia i soldi necessari fino al 2027. I fondi a disposizione saranno solo 130 milioni di euro l’anno prossimo, e poi 270 milioni in ciascuno dei due anni successivi. Una buona notizia per chi rispetta i requisiti necessari ed è interessato a comprare casa, ora che i tassi d’interesse per i mutui si stanno abbassando grazie ai tagli della Bce.
Senza un intervento, il Fondo sarebbe rimasto senza risorse a partire dal prossimo anno. Ha espresso la sua soddisfazione anche Vincenzo Sanasi d’Arpe, l’ad di Consap, la concessionaria pubblica che gestisce nella pratica il fondo: “Non ero così ottimista”, ha affermato, sottolineando che il finanziamento per tre anni permetterà di dare più continuità all’iniziativa. Non verrà rinnovato, invece, il bonus che permetteva agli under 36 con Isee basso di essere esentati dal pagamento di varie imposte.
Chi può accedere al Fondo e cosa ci guadagna
Concretamente, il Fondo è rivolto ai cittadini che vogliono comprare la loro prima casa (quindi non devono risultare come proprietari di altre abitazioni) e chiedono un mutuo fino a 250mila euro. Per tutti, il Fondo offre una garanzia statale pari al 50% del prestito. Tra tutte le domande presentate, alcuni gruppi hanno la priorità: gli under 36; le coppie in cui almeno una persona è under 36, che sono sposate, unite civilmente o conviventi ‘more uxorio’ da almeno due anni; i genitori single con figli minorenni.
Per di più, chi appartiene a queste categorie può avere accesso a una garanzia che copre fino all’80% del prestito, ma solo a specifiche condizioni: deve avere un Isee al di sotto dei 40mila euro; e il mutuo richiesto deve valere oltre l’80% del prezzo della casa. Infine, le famiglie con Isee sotto i 40mila euro e tre figli sotto i 21 anni (oppure quattro figli e Isee sotto i 45mila euro, o cinque figli e Isee sotto i 50mila euro) possono arrivare fino al 90%.
Come fare domanda anche nel 2025
Chi vuole fare richiesta per accedere al Fondo deve chiedere un mutuo nelle banche aderenti – l’elenco completo, sempre in aggiornamento, si trova al fondo della pagina dedicata sul sito di Consap – e presentare sempre allo sportello bancario anche l’apposito modulo. Se non è possibile stamparlo e compilarlo in anticipo, sarà disponibile anche in banca. Entro 20 giorni dal momento in cui si fa richiesta, Consap farà sapere alla banca se ci sono le condizioni per dare al garanzia. Poi, entro 90 giorni, la banca comunicherà se il mutuo è stato effettivamente erogato o meno.
Nell’ultimo anno, anche perché i tassi di interesse si sono progressivamente abbassati, le domande per accedere al Fondo sono cresciute. E, ha fatto sapere Consap, negli oltre dieci anni dalla nascita dell’iniziativa (nel 2013) sono state approvate 537mila domande su 582mila presentate. In generale, circa il 70% dei mutui garantiti in questo modo era rivolto a giovani under 36.
I bonus prima casa che non saranno rinnovati in Manovra
Dal 2025 sparirà definitivamente, invece, la possibilità di ricevere l’esenzione da molte imposte e pagamenti legati all’acquisto di una casa. Già quest’anno il bonus era stato limitato: lo potevano ricevere solo gli under 36 con Isee sotto i 40mila euro che avevano registrato il contratto preliminare per l’acquisto nel 2023 e stipulavano l’atto definitivo entro la fine del 2024.
I beneficiari non avevano l’obbligo di pagare imposte di registro, ipotecaria e catastale, tra le altre cose. Oltre alla garanzia, quindi, si ricevevano degli importanti sconti nel momento in cui si perfezionava l’acquisto della casa. Ma questa misura non è stata rinnovata, e a meno di interventi successivi dalla fine dell’anno non sarà più possibile ottenerla.
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