“Threpsy significa nutrimento. La startup si distingue dai software già presenti sul mercato in quanto offre un approccio personalizzato alla nutrizione, con dei piani dietetici adattabili in tempo reale in base agli imprevisti e alle esigenze della vita di tutti i giorni. Tutto questo è possibile grazie all’uso della tecnologia e dell’intelligenza artificiale.”
Il servizio che offre la startup è principalmente rivolto ai nutrizionisti; infatti, Threpsy funziona su un modello che è B2B con abbonamenti annuali oppure mensili.
L’adattabilità è il cuore della startup, è infatti possibile adattare il piano alimentare creato dal nutrizionista. Piano che è inserito nell’app, così che il paziente possa vederlo e nel caso inserire i pasti improvvisi come, ad esempio, quelli durante una vacanza oppure un allenamento extra. In seguito all’inserimento da parte del paziente, l’app e l’intelligenza artificiale regolano le calorie ed i nutrienti necessari. In questo modo seguire una dieta non risulta più pesante, ma si traduce in uno stile di vita sostenibile a lungo termine ed adattato ai nostri ritmi quotidiani spesso e volentieri frenetici.
Elisabetta Florio Co-Founder & CMO di Threpsy ha svelato come è nata l’idea della startup:
“È nata in seguito ad una chiacchierata tra me e il Ceo Alberto Giovannetti. Mentre ci allenavamo in palestra in sala pesi ci siamo chiesti come la nostra alimentazione dovesse eventualmente adattarsi ai cambiamenti di intensità del nostro allenamento o al riposo. Ci siamo quindi resi conto che sul mercato non esistevano delle soluzioni in grado di soddisfare questo bisogno. Facendo ricerca è risultato che il 95% delle diete fallisce. Abbiamo quindi deciso di colmare questa lacuna e abbiamo iniziato una vera e propria validazione di questo problema, andando dai nutrizionisti, facendo colloqui ed indagando sulla questione.”
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Per maggiori approfondimenti: threpsy.com e @threpsy_official
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