Il Senato della Repubblica, riunitosi in assemblea ieri, mercoledì, e oggi, giovedì 31 ottobre, ha completato l’esame del Disegno di legge n. 1054 sulle “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”, volto a sostenere lo sviluppo socio-economico sostenibile delle aree montane, contrastando spopolamento e disuguaglianze territoriali e tutelando ambiente e cultura locali. Il testo consta di 29 articoli suddivisi in sei Capi.
In particolare, le norme generali (Capo I) mirano a promuovere la crescita economica e sociale delle aree montane, in collaborazione tra Stato, Regioni e comunità locali, rispettando i limiti di bilancio e le risorse del Fondo dedicato. All’articolo 2 viene affidato al Governo il compito di riordinare la normativa vigente in materia di agevolazioni, inclusi incentivi di natura fiscale, per i Comuni montani.
Il Capo II (articoli 3-5) introduce la Strategia per la montagna italiana (SMI), con obiettivi di sviluppo economico e sociale, mentre il Capo III (articoli 6-10) affronta i servizi pubblici, con incentivi per il personale sanitario che lavora in montagna, misure specifiche per la scuola, interventi per i tribunali e per l’infrastrutturazione tecnologica e digitale.
Il Capo IV (articoli 11-18) tratta la tutela ambientale attraverso la valorizzazione agroforestale, con maggiore supporto alla manutenzione del territorio montano e incentivi per i piccoli imprenditori agricoli. Il Capo V (articoli 19-25) concerne lo sviluppo economico e incentivi per contrastare lo spopolamento e la denatalità.
Le disposizioni finali del Capo VI (articoli 26-29) garantiscono l’applicabilità del testo anche nelle Regioni a statuto speciale e definiscono le risorse finanziarie del provvedimento. L’articolo 27 introdotto in Commissione consente a Regioni e Comuni di applicare ulteriori esenzioni fiscali per sostenere le aree montane e incentivare nuove iniziative economiche.
“Dopo molte peripezie e riunioni infinite – dichiara l’Assessore agli affari europei, all’innovazione, al PNRR e alle politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri – si completa al Senato il primo passaggio della nuova Legge sulla Montagna. Come referente delle Regioni e Province autonome per la montagna, audito anche al Senato nel corso della discussione in 1ª Commissione, sono lieto e mi auguro che la Camera calendarizzi in fretta il provvedimento, atteso da tempo. Infatti, la legge in vigore risale al 1994 e da molto tempo le Regioni ne sollecitano la modifica con norme di immediata applicazione. Positiva nel testo attuale una “pulizia” nella perimetrazione della montagna, troppo generosa in passato a detrimento della “vera” montagna”.
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