Di Valentina Giambastiani
NAPOLI. La cosiddetta “festa di Halloween” già da qualche anno sta rappresentando un crescente fenomeno di costume che ha implicazioni anche di tipo commerciale e questo, specie per chi fabbrica e vende prodotti-fake o comunque insicuri, rappresenta una ghiotta occasione d’illecito guadagno per la quale i Reparti della Guardia di Finanza predispongono appositi servizi ispettivi, che vanno ad integrarsi nelle quotidiane attività di controllo economico del territorio.
Proprio durante i servizi in parola i Finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno sottoposto a sequestro oltre 478 mila articoli tra contraffatti e non-sicuri riferibili alla citata festa, individuando 30 responsabili dei quali quattro sono stati – a vario titolo – denunciati all’Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, mentre per i restanti 26 è stata inoltrata specifica segnalazione alla locale Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.
Di particolare entità è stata la serie di sequestri messi a segno dai finanzieri del Gruppo Frattamaggiore che, tra le località di Casoria (Napoli) e Caivano (Napoli), hanno cautelato oltre 350 mila articoli in cui sono presenti maschere, travestimenti vari, ecc. non-sicuri e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori (soprattutto dei più piccoli).
I prodotti in questione erano infatti privi delle necessarie indicazioni in lingua italiana, sulle quali la pertinente normativa prevede che debbano essere chiaramente riportate le indicazioni inerenti alla qualità nonché alle caratteristiche merceologiche del prodotto.
Di una certa importanza sono stati anche i sequestri effettuati tra la zona industriale di Napoli e il Vomero, nonché a Portici e sull’isola di Ischia, dove i Finanzieri del I Gruppo Napoli hanno sequestrato oltre 73.000 articoli tra matite, gomme, portachiavi e maschere con relativi accessori sempre legati alla citata ricorrenza.
Anche in questo caso – oltre alla completa mancanza del marchio di conformità europeo “CE” – si è trattato di prodotti sprovvisti delle citate informazioni per il consumatore.
Degno di nota è anche il lavoro condotto dai Finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata (Napoli), che nell’area territoriale di loro competenza hanno ritirato dal commercio oltre 25 mila pezzi, sempre costituiti da maschere, decorazioni e gadget in tema con la “Notte delle streghe”, a cui si affiancano altri 30 mila prodotti della medesima natura rintracciati in tutta la provincia partenopea, dal Nolano ai comuni dell’area Flegrea.
A margine della cronaca è opportuno notare come l’azione portata avanti dalla Guardia di Finanza per contrastare la diffusione dei prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, oltre a garantire i consumatori, esplica un’efficace tutela a difesa del mercato legale e degli operatori economici che lavorano nel rispetto delle regole.
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