Una forma di sostegno per gli anziani, era una misura attesa da tempo, ma una volta annunciata, ha deluso tutti coloro che la stavano aspettando. Il cosiddetto bonus anziani non autosufficienti, infatti, aiuterà una platea stimata di sole circa 25mila persone in tutta Italia, un numero considerato irragionevolmente limitato in un Paese che è tra i più anziani del mondo.
Bonus anziani 2025? Come funziona, quanto e quando
A scatenare le polemiche e le critiche, è la nuova normativa che regola il bonus, predisponendo requisiti molto stringenti per accedere della misura. Il contributo per gli anziani che scatterà dal 1 gennaio, infatti, potrà essere richiesto solo da chi avrà determinate caratteristiche e potrà, nello specifico, dimostrare di essere di avere un “gravissimo bisogno assistenziale“.
La cura degli anziani sulle spalle delle donne
Oggi il Welfare italiano e la cura dei più fragili, è in gran parte affidato alle singole famiglie. Più precisamente, la quasi totalità delle volte, sono le donne a farlo, abbandonando il proprio posto di lavoro o rinunciando alla propria vita privata. Un fenomeno fotografato dall’Istat che rivela un sistema che scarica tutte le responsabilità della cura sulle donne, le quali si fanno carico del 74% del totale delle ore di lavoro non retribuito di assistenza e cura.
È stato calcolato che le donne svolgono 5 ore e 5 minuti di lavoro non retribuito di assistenza e cura al giorno, mentre gli uomini 1 ora e 48 minuti. Un scenario impietoso che, con la natalità che cala, domani potrebbe essere addirittura peggiore.
I requisiti per richiedere l’incentivo
Il bonus anziani è stato presentato come una “prestazione universale” nel decreto legislativo varato a marzo. Come si diceva, tuttavia, i requisiti da rispettare per ottenerlo, sono davvero molti e restrittivi. Questi sono:
- avere 80 anni o più
- un ISEE inferiore a 6.000 euro
- dimostrare di avere un livello “gravissimo di bisogno assistenziale” Il “livello gravissimo” sarà definito dall’Inps e da una commissione convocata dal ministero del Lavoro
- bisognerà essere già titolari dell’indennità di accompagnamento, o comunque avere i requisiti per richiederla:
- invalidità totale, oppure l’impossibilità permanente di camminare senza un accompagnatore, o ancora la necessità di assistenza continua per le azioni di vita quotidiana.
L’importo del bonus anziani
Il contributo avrà il valore di 850 euro al mese e comincerà ad essere erogato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025. I beneficiari arriveranno a ricevere circa 1381 euro al mese, perché i soldi del bonus andranno a integrare l’indennità di accompagnamento, che quest’anno vale 531,76 euro al mese. La somma non sarà tassata, come avviene già per l’indennità.
Come si possono usare i soldi
Limiti anche su come si potrà spendere l’importo del bonus: i soldi serviranno solo per pagare i lavoratori domestici che abbiano contratti regolari, oppure, in alternativa, per l’acquisto di servizi di cura. Se così non sarà, l’Inps avrà il potere di revocare il bonus. In più, l’ex beneficiario dovrà restituire le somme ricevute.
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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