Quando coach Andreazza fu ricevuto a Palazzo civico insieme alla Libertas dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti, per l’omaggio a squadra e società, artefici di una storica promozione in serie A2, le sue parole, col senno di poi rivelatesi premonitrici di una situazione preoccupante, passarono in secondo piano rispetto alle celebrazioni. “Adesso è importante farsi trovare pronti perché saremo sotto gli occhi di tutti. Spero in strutture adeguate”, disse il tecnico suonando gentilmente un campanello di allarme direttamente alla porta del sindaco. E il sindaco, dopo il restyling da mezzo milione di euro presentato l’aprile precedente, assicurò che l’impianto, con la sostituzione dei canestri e i nuovi tabelloni luminosi messi a bilancio, sarebbe stato a norma di regolamento anche per la serie A2.
Purtroppo, però, tralasciando una sala stampa non ancora allestita per le interviste post partita, i problemi riscontrati al cronometro dei 24 secondi sopra ai canestri – nuovi ma che non sono collegati via cavo con i vecchi tabelloni segnapunti e funzionano con un segnale wifi -, emersi già dalla prima giornata contro Torino, tornati in casa Pielle contro Ravenna e, in ultimo, esplosi domenica scorsa 20 ottobre contro Cantù, allo stato attuale dicono il contrario. Perché se in due occasioni il guasto è stato risolto, nell’ultima gara la Libertas è stata costretta a giocare i 17 minuti conclusivi con il cronometro dei 24″ definitivamente spento alla terza, lunga, interruzione. Un handicap fondamentale dal punto di vista sportivo, soprattutto quando la partita si gioca sui possessi finali, ma anche un problema di regolamento che rischia come minimo di far prendere sanzioni alla società, oltre a una figura non proprio all’altezza del contesto. Questioni che hanno giustamente mandato su tutte le furie il tecnico Andreazza a fine partita e che, finalmente, dovrebbero essere risolte entro la prossima gara casalinga della Libertas. Ovvero, salvo decisioni del giudice sportivo su una possibile squalifica del campo per il colpo di un ‘tifoso’ a un giocatore di Cantù e a un petardo esploso nella curva amaranto, per il prossimo mercoledì 6 novembre contro Civifale.
Salvetti: “Per la prossima partita arriveranno i nuovi tabelloni”
Lo dice a LivornoToday il sindaco Salvetti, che spiega la situazione e al tempo stesso respinge le critiche piovutegli addosso. “Non si può certo dire che su questo impianto non siano stati fatti investimenti – attacca Salvetti -, dopo un restyling da mezzo milione di euro che ha consentito di giocare anche in una categoria con regole diverse da quelle che bastavano fino alla scorsa stagione. Problemi al cronometro dei 24 secondi, nel corso degli anni, si sono verificati nei palazzetti di tutta Italia, anche in quelli più importanti, e finora la situazione al PalaMacchia era sempre stata risolta”. Vero ma almeno un’interruzione ogni due partite e addirittura tre, l’ultima irrisolta, contro Cantù sono inammissibili. “Per l’oocasione c’era anche un elettricista del Comune. Il problema – spiega il sindaco – è che i nuovi 24 secondi posizionati sopra i canestri funzionano con il wifi e non sono connessi con i vecchi tabelloni segnapunti, che vanno via cavo. E non è colpa nostra se quelli nuovi comprati dal Comune sono stati fermi nel Mar Rosso per le contingenze internazionali che tutti conosciamo. Adesso Bertelé, la ditta che li fornisce a tutta Italia, li sta personalizzando e programmando per essere posizionati sopra le curve e interagire con i 24 secondi. Entro il 6 novembre, ovvero per la prossima partita in casa della Libertas, funzionerà tutto, mentre per le due della Pielle troveremo un’altra soluzione adatta alla serie B. Ma ripeto, non si può dire che questa amministrazione e il sindaco in prima persona non si siano spesi per il basket a Livorno portandolo alla ribalta nazionale”.
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