Una spedizione punitiva, con tanto di diretta social, per vendicare la morte del loro cane. Per questo quattro persone sono state arrestati dai carabinieri per concorso in aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio. L’assalto è avvenuto al dipartimento di Veterinaria dell’università Federico II di Napoli. Nella spedizione punitiva hanno avuto la peggio un medico veterinario e un borsista di ricerca, a entrambi sono stati dati sette giorni di prognosi. I quattro arrestati, due uomini e due donne, sono tutti già noti alle forze dell’ordine e si trovano ai domiciliari, in attesa di giudizio.
Una testimone, riportato in una nota dal deputato di Avs Borelli, ha ricostruito la dinamica:” Alcune persone per un’emergenza medica avevano portato il proprio cane presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria della Federico II affinché gli fosse prestato soccorso dopo averlo curato in una clinica privata. Nonostante i tentativi del personale, l’animale è però deceduto. Così è scattata la vendetta. I padroni dell’animale hanno avvertito amici e familiari chiedendo loro di raggiungerli al Dipartimento allo scopo di metterlo a ferro e fuoco. Una decina di persone hanno aggredito, dopo un acceso diverbio, il personale medico e i tirocinanti universitari”. È stata, continua il testimone, “la classica spedizione punitiva in stile criminale, questa volta dopo il decesso di un cane. Gli studenti universitari sono stati portati nelle aule sopra, due medici sono stati aggrediti brutalmente. Addirittura due delle donne hanno divelto i pali di ferro dal prato del cortile. I carabinieri sono arrivati mezz’ora dopo, loro continuavano a minacciare e inveire anche contro di loro. Per nostra fortuna siamo riusciti, cani, gatti e animali vari al seguito, ad uscire”.
Il deputato Borelli ha condannato l’accaduto: “Siamo alla più totale ed inequivocabile barbarie. Dagli ospedali ai centri per animali nulla cambia, la violenza entra con facilità, troppa, e ne esce spesso indisturbata ed impunita. Non a caso gli stessi assalitori hanno pubblicato le aggressioni in diretta sui social con commenti del tipo ‘tanto a noi non ci fanno mai nulla’. L’emergenza va oltre l’allarme rosso, qui si scatena la follia in ogni luogo pubblico, dagli ospedali alle poste, dallo stadio agli autobus. Basta con le promesse, basta le ipocrisie, questa gentaglia va resa inoffensiva”.
Antimo Morlando, segretario sanità pubblica della Fp Cgil Campania, ha commentato il raid punitivo: “Questo nuovo episodio di violenza pone la necessità di adottare misure tempestive soprattutto in termini di sensibilizzazione. C’è una violenza dilagante che deve essere necessariamente arrestata. Questa spirale di ferocia, quasi quotidianamente, tocca livelli sempre più alti di barbaria“.
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